MILAN NEWS – Torna a parlare Silvio Berlusconi in merito alle ultime questioni in casa Milan. In questi giorni è particolarmente attivo a parlare di questo tema importante.
Negli studi di Domenica Live in onda su Canale 5, il presidente rossonero si è così espresso in merito alla scenografia a lui dedicata dalla Curva Sud di San Siro durante il derby di domenica scorsa: “Mi hanno fatto un regalo davanti a cui non ci si poteva non commuovere. Un tributo che non mi aspettavo e su cui non ero informato, è stata una bella sorpresa. Nella Curva Sud ci sono i milanisti che ci hanno sempre seguito, anche nei momenti più difficili. Ho saputo che hanno impiegato 3 mesi per prepararlo”.
Poi spiega ancora i motivi del declino degli ultimi anni, che ha visto la squadra mancare l’acceso alle coppe europee per tre stagioni consecutive: “Abbiamo vinto 28 trofei e il Milan è diventata la squadra più titolata al mondo fino a due anni fa, poi negli ultimi anni io mi sono dovuto occupare di tutti i miei processi e non sono più riuscito a seguire la mia squadra come l’ho sempre seguita. Poi, entrati nel calcio i petrodollari, il mondo del calcio è cambiato, si arriva a pagare 94 milioni un giocatore nemmeno giovane. Quindi di fronte a questi capitali con grande dolore ho dovuto rinunciare”.
La discussione poi si sposta proprio sui cinesi e sul tanto atteso closing. Al momento è previsto il 13 dicembre, ma non è ancora sicuro che arrivino in tempo le autorizzazioni dalla Cina per lo spostamento dei capitali: “Il closing è per il 13 di dicembre, solo che hanno difficoltà nell’ottenere dal governo cinese delle autorizzazioni, ma mi assicurano che è soltanto una questione di tempo. Siamo senz’altro disponibili a dare loro una proroga di un mese un mese e mezzo. Spero che il Milan possa trovare in questi signori quegli investimenti che possano riportarlo numero uno al mondo“.
Successivamente Berlusconi si sofferma sui suoi ricordi da giovane tifoso milanista e non nasconde l’idea di poter tornare ad investire sul club con un nuovo progetto: “Il Milan è nella mia storia personale, mio papà entrava a casa la sera e prima di parlare dei compiti della scuola si parlava di Milan, mi portava allo stadio tutte le domeniche e a quei tempi non era una buonissima squadra e quindi quando si perdeva io piangevo e mio papà mi diceva: vedrai che ci rifaremo”.
Infine l’attuale patron milanista commenta l’eventualità di una sua permanenza alla guida del Milan, nel caso in cui la Sino-Europe Sports non dovesse riuscire a concludere l’operazione: “Adesso privarmene è sicuramente un grande sacrificio, vorrà dire che se questi capitalisti cinesi non dovessero concludere la negoziazione dovrò tornare ad interessarmene ma allora avrei tutto un altro programma, e ho già in mente la formazione. Un Milan nuovo, tutto formato da italiani molto molto giovane”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it