E’ tempo di vigilia per il Milan, che scenderà in campo domani alle ore 17 al Marcantonio Bentegodi per affrontare l’Hellas Verona di Luigi Delneri. Una sfida delicata, ma anche una grande occasione per mettere in mostra miglioramenti sul piano del gioco e per conquistare i tre punti.
Cristian Brocchi ha parlato, come di consueto, in conferenza stampa per presentare la gara di domani. Queste le parole del tecnico rossonero: “Stiamo lavorando dal punto di vista mentale, perché abbiamo difficoltà con le piccole squadre. Vogliamo cominciare le partite con aggressività per dare un segnale agli avversari e anche ai tifosi. E’ uno degli obiettivi che ci siamo posti. Servono fiducia e certezze. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare in questi giorni”.
Il mister cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno delle prime due partite in cui ha guidato il gruppo: “Avere il possesso palla è stato un passo in avanti. Fa parte di un processo di crescita. Abbiamo battuto il Napoli sul dato del possesso palle e sono contento, anche se sono consapevole c’è ancora tanto da lavorare“.
Brocchi spiega poi qual è stato il problema maggiore avuto nell’ultimo match a San Siro e su cosa si è concentrato il lavoro settimanale: “Contro il Carpi non abbiamo avuto problematiche nella finalizzazione e quindi dopo la partita abbiamo lavorato soprattutto sulla finalizzazione. Era una priorità. Sono sicuro che mi daranno qualcosa di più domani“.
L’allenatore del Milan nega che la squadra stia già pensano alla finale di Coppa Italia contro la Juventus del 21 maggio a Roma: “Non credo che la testa sia a quell’appuntamento. Adesso serve lavorare insieme per migliorarci giorno dopo giorno. La Coppa Italia sarà la fine di un lavoro iniziato precedentemente“.
Si è detto che la promozione dell’ex mister della Primavera servisse soprattutto per valorizzare alcuni giovani, oltre che per dare un certo gioco alla squadra. Lui risponde così: “Quando si parla di giovani spesso si fa confusione: il progetto porta ragazzi a giocare in Prima Squadra, stiamo lavorando per far si che questo succeda. Se resterò, il processo andrà avanti, altrimenti con un altro allenatore può essere che si blocchi visto che ciascuno ha idee diverse. Comunque i ragazzi che esordiranno non riceveranno un contentino, ma sarà per loro merito“.
Successivamente si è parlato di Giacomo Bonaventura e Carlos Bacca: “Bonaventura ha un controllo mercoledì e poi valuteremo quando potrà rientrare. Con Bacca è stato importante quello che ci siamo detti nello spogliatoio, tutto convincente e vero, mi sono emozionato”.
Brocchi è concentrato a fare bene adesso e non pensa al futuro, espone bene quali sono le sue idee e gli obiettivi: “Voglio fare il meglio possibile per i giocatori e per il Milan. Sono stato scelto per portare le idee che ho manifestato di avere in questi anni nel settore giovanile. Domani mi aspetto di vedere miglioramenti in campo. Mi arrabbierò se la squadra farà di testa sua. Ora non posso avere la presunzione di aver fatto capire tutto a tutti in così poco tempo. Però ho fiducia“.
Il tecnico milanista ha poi così proseguito parlando del gruppo: “Gli unici che non hanno digerito questo cambio di sistema sono fuori. In realtà loro sono molto contenti e fiduciosi. Nessuno di loro ha mai messo il sistema di gioco al centro dei nostri problemi. Domani mi aspetto da Bacca come da tutti una reazione di orgoglio. Una prova di gruppo e soprattutto da squadra“.
Si passa poi a parlare della scelta del trequartista per Hellas Verona-Milan. Manca Bonaventura per infortunio e Keisuke Honda viene dato come favorito su Kevin Prince Boateng: “La mancanza di Giacomo si sentirà, viste le qualità che ha dimostrato. Non so chi sceglierò domani come trequartista. Boateng e Honda sono diversi e la mia scelta sarà legata agli interpreti di centrocampo”. Infine un commento su Jeremy Menez: “Ha caratteristiche da solista, ma si sta allenando bene e fa gruppo con il resto della squadra. Ha delle qualità che sono fuori discussione“.
Redazione MilanLive.it