Sacchi: “Il calcio mi ha dato tutto, ma devo dire grazie al Milan”

Arrigo Sacchi (Getty Images)
Arrigo Sacchi (Getty Images)

Lo storico tecnico che ha rivoluzionato il calcio italiano Arrigo Sacchi, ha presentato il suo nuovo libro ”Calcio Totale”. Per l’occasione erano presenti presso la libreria Feltrinelli in piazza Piemonte 2 a Milano, l’Amministratore Delegato Rossonero Adriano Galliani, e diversi ex calciatori che hanno scritto la storia del Milan: Franco Baresi, Mauro Tassotti, Galli, Paolo Maldini e Daniele Massaro. Il sito ufficiale rossonero acmilan.com, riporta alcune delle sue dichiarazioni: “La mia storia è quella di un bambino che ha amato tanto il calcio e gli ha dato tutto. Dalla vita ho avuto gioie ed emozioni indescrivibili. Già una volta ho detto che avrei smesso e, invece, non l’ho fatto. L’ultima mia esperienza è durata 4 anni. In un paese dove non si dimette nessuno io mi sono dimesso 10 volte.”

 

Non potevano mancare i ringraziamenti anche al Milan: “Devo dire grazie alla Società Rossonera e ai giocatori. Senza di loro non avrei potuto scrivere questo libro. Ma non voglio fare il falso modesto: senza quel gioco, loro non sarebbero stati così bravi. Il Milan era una società che aveva un sogno: vincere, convincere e divertire. Ha avuto delle visioni illuminate da parte di Berlusconi, come la mia assunzione e quella di Capello. In più aveva un’idea di gioco importante oltre a prendere giocatori funzionali a quel sistema di gioco”.

 

Sulla straordinarietà di quegli interpreti che fecero grande il Milan: “Quei giocatori davano tutto per la maglia, erano professionisti esemplari. C’erano tre stranieri di grande livello insieme alla scuola italiana. Il mio obiettivo era quello di creare una squadra che facesse i movimenti perfetti. Lo si poteva fare solo grazie ad una grande società con grandi persone alle spalle. Ero molto esigente con me stesso e con gli altri. Non giudicavo il risultato, ma la partita. Il gioco, il lavoro, le idee, migliorano il singolo. Il calcio per me era musica, bellezza. Prima di tutto serve un grande progetto, una grande idea che faccia sognare tutti”.

 

Un suo ritorno sulla panchina del Milan sarebbe un sogno, o per meglio dire un’utopia. Lo stesso Adriano Galliani, confessa Sacchi, gli ha chiesto più volte di ritornare: “Adriano ogni tanto mi chiede di tornare ad allenare il Milan, ma io non ho più l’energia per farlo“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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