Bordata al Milan, l’allenatore contro la società: attacco durissimo

L’attacco dell’allenatore nei confronti del Milan è durissimo: nel suo mirino c’è la società e la proprietà 

Ibrahimovic e Furlani
La critica di Galeone al Milan (ANSA) – MilanLive.it

Il Milan vive un momento di crisi. Non solo dal punto di vista dei risultati, che sono una conseguenza, ma anche sul piano della gestione del club. Gerry Cardinale non si vede e non si sente ormai da tantissimo tempo: l’ultima apparizione pubblica risale a Madrid, in occasione della sfida del Santiago Bernabeu di Champions League, mentre è stato a San Siro l’ultima volta ad agosto. Dal proprietario di RedBird nemmeno una frase di auguri per l’anniversario numero 125 del club lo scorso dicembre.

Tutto è nelle mani di Giorgio Furlani, che ha incontrato lo stesso Cardinale poche settimane fa negli States per mettere le cose in chiaro: sarà lui a decidere il nuovo direttore sportivo e non Ibrahimovic, che da quel momento non si è più visto a Milanello (l’ultima volta alla vigilia del match col Lecce) e a San Siro. Insomma, tante domande senza risposta per una società che, dal punto di vista gestionale, lascia parecchio a desiderare. E di questo ha parlato anche Giovanni Galeone, intervistato dal Corriere della Sera.

Galeone attacca il Milan: “Ma che società è?”

Nelle ultime settimane Galeone sta avendo grande esposizione mediatica (con tantissime interviste) perché è notoriamente molto legato a Massimiliano Allegri. Un ritorno in panchina dell’ex Juventus è molto chiacchierato in questi giorni, anche in ottica Milan, e per questo l’ex allenatore viene spesso interpellato in merito. Nell’intervista al CorSera ha fatto anche una critica molto dura nei confronti della società rossonera.

Ibrahimovic con gli occhiali da sole
La critica di Galeone al Milan (ANSA) – MilanLive.it

Nel mirino c’è appunto la proprietà per quanto accaduto in quell’inizio di giugno 2023. Una scelta ancora oggi inspiegabile: “Oggi ci sono analfabeti che pretendono la cattedra universitaria. E nel calcio è lo stesso. Vallo a spiegare a quelli del Milan: mandano via gente come Maldini e Massara – tra i più bravi in circolazione – e mettono Ibrahimovic. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? E di esempi ce ne sono mille“. Una vera e propria bordata quella di Galeone nei confronti del club.

Il discorso si è aperto perché ha parlato del suo passato e di quella indimenticabile chiacchierata con Silvio Berlusconi: “A Vienna il Milan vince la seconda Champions, è il 1990. Invitato da Arrigo Sacchi vado a vedere i rossoneri che vincono e poi nell’hotel della festa conosco Berlusconi. Fino alle 5 del mattino a parlare di calcio. E mi fa: bene Galeone, mi chiami che dobbiamo proseguire questa chiacchierata. Mai alzato il telefono: speravo lo facesse lui. E così quel che poteva essere, non è stato”.

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