MILAN NEWS – Come un fulmine a ciel sereno ieri è arrivata la notizia della firma del contratto preliminare per la cessione del Milan. A sorpresa tutto è stato definito, con buona pace della miriade di giornalisti che ne inventano di cotte e di crude praticamente giornalmente. Non stiamo qui ad elencare tutte le invenzioni dette e scritte dai vari media, ma proviamo in questa sede a fare un po’ di chiarezza su quanto sta avvenendo intorno al club rossonero e su chi sono questi cinesi.
Anzitutto va detto che gli arcinoti Sal Galatioto e Nickolas Gancikoff sembrano tagliati fuori. A rappresentare il consorzio cinese è stato un certo Han Li (nella foto in alto). A rilevare il 99,93 delle quote del Milan è stata la Sino-Europe Investment Management Changxing, società veicolo creata apposta per velocizzare gli investimenti nello sport da parte delle società cinesi. Il presidente (chairman) è Yonghong Li.
Il principale investitore del consorzio è un fondo che ha come azionista proprio il Governo di Pechino: ovvero l’Haixia Capital di Lu Bo, società che si occupa di investimenti nelle infrastrutture dell’area di Fujian (nota provincia cinese).
Con buona pace degli scettici, è praticamente assodato che il Milan abbia come principale promotore finanziario il governo cinese. L’operazione non è speculativa, ma di immagine: simile a quella degli sceicchi del PSG. E’ una operazione diversa dalle solite, dove le società private ottengono assenso statale: qui sono direttamente società statali. In ottica Fair Play Finanziario – scrive Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore – il Milan dovrà dimostrare di poter rientrare nei parametri nei prossimi anni, ma può accordarsi con la UEFA mentre l’Inter no.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it