Quale sarà il ruolo di Ibrahimovic con l’arrivo di Tare e in generale di un direttore sportivo: novità importante per lo svedese

Il Milan sta (di nuovo) cambiando. La stagione è andata troppo mae per non intervenire: e così, dopo due anni, la società ha finalmente deciso di assumere un direttore sportivo. Fabio Paratici è stato ad un passo, poi l’improvviso dietrofront di Giorgio Furlani: la firma è saltata quando tutto era già apparecchiato. Cosa è andato storto, non si sa. Di certo c’è stato un ripensamento da parte della società e non di Paratici, che era pronto a legarsi ai rossoneri. La ricerca è ricominciata ma, a quanto pare, si è tornati al punto di partenza: Igli Tare.
Che era il nome proposto da Ibrahimovic prima che Furlani non decidesse di volare da Cardinale a New York per imporsi nelle scelte. Nei prossimi giorni l’incontro con l’ex Lazio, da considerare al momento in pole ma, come ci ha insegnato questa società, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Tante domande senza risposta per i tifosi, e fra queste anche una che riguarda Zlatan Ibrahimovic: come cambierà il suo ruolo con l’eventuale arrivo di Tare?
Come cambia il ruolo di Ibra, novità importante
L’ex direttore sportivo della Lazio è un nome che mette d’accordo tutti a Casa Milan: da Ibrahimovic, che lo aveva proposto per primo, a Moncada, con il quale ha spesso collaborato negli anni passati. E a questi si sta quindi aggiungendo anche Furlani. Tare si occuperebbe di calciomercato ma sempre all’interno del gruppo di lavoro: ogni decisione sarà, come sempre, condivisa con Moncada e con Furlani, gli stessi che hanno trascinato il Milan di nuovo nel baratro nel giro di un paio di anni. E Ibrahimovic?

Come scrive oggi la Gazzetta dello Sport, con l’arrivo di Tare, lo svedese potrebbe finalmente svolgere il ruolo che Cardinale aveva pensato per lui fin dal primo minuto: un superconsulente della proprietà, senza alcun tipo di impatto nelle scelte dell’area sportiva. Zlatan avrà così modo di crescere come manager e di fare il suo percorso, senza più la necessità di riempire buchi dell’organigramma.
Da capire se continuerà ad essere presente anche dal punto di vista mediatico: tutti gli arrivi dall’estate scorsa in poi, dagli allenatori agli acquisti, sono sempre stati presentati con lui in conferenza stampa. Ci ha messo sempre la faccia, anche quando c’era da chiedere scusa a Fonseca per il modo in cui è stato trattato. Lo scopriremo soltanto nei prossimi mesi: la situazione è ancora tutta in divenire e, come ci hanno insegnato i precedenti, occhio alle sorprese.