I rossoneri lo hanno contattato ma si sono sentiti dire “No, grazie”. La clamorosa rivelazione sul rifiuto

Il Milan è alla ricerca di un direttore sportivo per programmare la prossima stagione. Era tutto fatto con Fabio Paratici, fino a quando non c’è stato un inaspettato dietrofront da parte dei rossoneri. Non si sa ancora il perché: sta di fatto che, con un contratto già pronto, è tutto da rifare. La ricerca è ripartita ma in questo momento la società è impegnata su altri fronti (di natura commerciale). Probabilmente, entro Pasqua arriverà la scelta: si parla di Igli Tare, di Tony D’Amico e di altri profili, ma il Milan ci ha abituato a sorprese e scelte poco mainstream.
Ecco perché non si possono escludere piste finora mai mediaticamente percorse. Non ci resta che attendere e scoprire chi si aggiungerà al gruppo di lavoro. Che, a giugno, sarà chiamato a fare scelte importanti e a ricostruire un intero progetto tecnico, fino ad oggi totalmente fallimentare. Fra i nomi fatti per il ruolo di direttore sportivo c’è anche quello di Giovanni Manna, l’attuale dirigente del Napoli.
Ha detto no al Milan
Aurelio De Laurentiis, un po’ a sorpresa, lo ha scelto lo scorso anno e lo ha strappato alla Juventus per ricostruire il Napoli dopo il decimo posto della scorsa stagione. Lui e Antonio Conte hanno rimesso le basi degli azzurri, oggi in lotta per il titolo. Un profilo giovane ma con già un buon percorso: a gennaio ha commesso degli errori (Noah Okafor per sostituire Kvaratskhelia, ad esempio) ma conosce il calcio ed è ai primi passi della sua carriera.

Il Milan lo ha contatto davvero: a rivelarlo è stato Alfredo Pedullà nel corso di uno dei suoi video sul canale YouTube. “Ha declinato l’offerta dei rossoneri. Ha un contratto lungo col Napoli” ha detto il noto giornalista esperto di mercato. I rossoneri quindi hanno provato a convincerlo a lasciare gli azzurri ma senza successo: con il Napoli ha iniziato un percorso importante ed evidentemente vuole dargli continuità.
Un’opzione da scartare quindi per la società rossonera. Restano in corsa Tare e D’Amico: il primo è libero da vincoli contrattuali e mette d’accordo tutti (Ibrahimovic e Moncada compresi), il secondo è legato all’Atalanta e convince soprattutto Furlani (per capacità di lavorare in gruppo e per la poca esposizione mediatica). A questi, come detto, potrebbero aggiungersi profili a sorpresa: da non scartare anche l’ipotesi Modesto, l’ex Monza.