Doppia mazzata per il Milan, sono saltati altri due affari

Non si sbloccano le trattative del Milan. Può sembrare paradossale perché mancano più di due mesi all’apertura del mercato, ma non c’è tempo da perdere…

Piove sul bagnato in casa Milan. Come se non bastasse aver ormai definitivamente abdicato alla possibilità di raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League, come se non bastasse dover osservare i ‘cugini’ dell’Inter avvicinarsi sempre più al secondo triplete della propria storia, il club di via Aldo Rossi si è visto sbattere altre due porte in faccia.

ibrahimovic all'olimpico prima di lazio-milan
La dirigenza ha urgenza di muoversi il prima possibile (foto LaPresse) Milanlive.it

Nei quadri dirigenziali è molto chiaro quale sia il primo step in vista della prossima stagione che, per forza di cose, dovrà avere un andamento ben diverso da quella attuale. Nell’organigramma societario va inserito un direttore sportivo, una figura capace di essere trait d’union tra l’area tecnica presieduta dall’allenatore e i piani alti della proprietà.

In tal senso era stato individuato in un primo momento il nome di Fabio Paratici. Un profilo di indubbio spessore e dalla caratura internazionale, visti i tanti successi accumulati al comando della Juventus e i buoni trascorsi tra le fila del Tottenham. Tuttavia sulla sua testa pende la spada di Damocle dell’inibizione per il ‘caso plusvalenze’, ragion per cui pare ci possano essere state delle pressioni esterne affinché l’affare non si chiudesse e le parti hanno fatto entrambe un passo indietro.

Dopo Paratici altri due no: D’Amico e Sartori non si muovono

Una volta depennato il nome dell’ex dirigente della vecchia signora, Furlani ha iniziato ad esplorare altre opzioni muovendosi con cautela e circospezione. In questo momento l’errore peggiore sarebbe quello di farsi prendere dalla frenesia tanto per dare una risposta di pancia alla piazza che reclama legittimamente soluzioni.

Il primo nome sondato in tal senso è stato quello di Tony D’Amico, in carica da ormai tre anni all’Atalanta in cui ha trovato un’eccezionale sinergia con l’amministratore delegato orobico, Luca Percassi. Il fatto che a fine stagione Gasperini voglia separarsi dalla Dea faceva presagire potesse esserci un rimpasto generale, ma dalla sponda bergamasca hanno fatto sapere che D’Amico resterà in carica almeno fino alla corrente scadenza del suo contratto, vale a dire nel 2027.

giovanni sartori, il direttore sportivo, durante una partita casalinga del bologna
Doppio no per il Milan, anche Sartori si defila come ipotesi (foto LaPresse) Milanlive.it

A quel punto si è optato per Giovanni Sartori che proprio dopo aver chiuso la sua esperienza in nerazzurro ha cominciato a costruire le fortune del Bologna. Tuttavia per lui vale a maggior ragione quanto detto in precedenza per D’Amico: i felsinei non hanno intenzione di privarsene, specie ora che stanno raggiungendo il quarto posto proprio a discapito del Milan.

Si tratta quindi di una doppia beffa per il Diavolo, se non tripla volendo considerare pure Paratici. Il tempo comincia a stringere perché notoriamente ci troviamo ora in quel periodo dell’anno in cui le squadre vengono costruite, o quanto meno idealmente progettate. Se manca la figura preposta a farlo, il rischio è quello di cominciare un’altra annata nuovamente in ritardo.

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