Il presidente dell’Inter ha risposto in merito ad alcuni rumors che sono circolati sulla sua presunta influenza nella vicenda Milan-Paratici.

Da alcune settimane si parla costantemente della ricerca di un nuovo direttore sportivo da parte del club rossonero. E per qualche giorno è stato dato per fatto l’accordo con Fabio Paratici. Era trapelata questa informazione da ambienti vicinissimi al Milan.
Per esperienza e competenza, l’ex di Juventus e Tottenham sembrava essere stato individuato come il dirigente ideale dal quale far ripartire il progetto tecnico. Dopo una stagione con più bassi che alti, importante rendersi conto degli errori e provare a rimediare al meglio. Ingaggiare un ds esperto è una mossa saggia, a patto di lasciargli un adeguato margine di manovra.
Ma non dovrebbe essere Paratici il nuovo direttore sportivo del Milan. C’è chi ha fatto trapelare che in realtà era stato sbagliato dare per fatta l’operazione e chi ha spiegato che c’è stato un problema inerente alcune clausole che il club avrebbe voluto inserire nel contratto per tutelarsi in caso di condanna penale del dirigente per il processo su plusvalenze e manovra stipendi riguardante il suo operato alla Juventus.
Marotta replica sulla vicenda Paratici-Milan
Ma c’è anche un’altra versione che è trapelata, ovvero che il Milan avrebbe fatto dietrofront dopo aver subito delle pressioni da parte dell’Associazione Italiana dei Direttori Sportivi e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Il presidente dell’ADISE è Giuseppe Marotta, presidente (e amministratore delegato) anche dell’Inter. Qualcuno insinua che possa esserci proprio lui dietro a tutto, considerando l’evoluzione negativa ha avuto il suo rapporto con Paratici alla Juventus. L’associazione italiana dei ds ha già preso posizione, smentendo ufficialmente di aver scritto una lettera alla FIGC.
Anche Marotta stesso è intervenuto sul tema in occasione dell’evento Il Foglio a San Siro: “Se ho bloccato l’arrivo di Paratici al Milan? È una leggenda metropolitana. Come è possibile immaginare io abbia potuto condizionare la proprietà, il presidente o l’amministratore delegato del Milan, tutte persone che hanno competenze, esperienza e non aspettano un mio suggerimento. Anche volendo, qual è l’accusa? Cosa avrei fatto? Se Paratici viene a fare il direttore sportivo del Milan sarei anche contento, perché mi genererebbero ulteriori stimoli, per cui sarei ancora più incazzato“.
Il numero 1 dell’Inter ha smentito un coinvolgimento nella vicenda Paratici-Milan, affermando che in realtà un ritorno del suo ex braccio destro nel mondo del calcio gli darebbe ancora più motivazione. Sarà vera quest’ultima cosa? Intanto, va ricordato che fino al 20 luglio Paratici non può operare per la squalifica in cui è incappato nel processo sportivo su plusvalenze e manovra stipendi alla Juve.