Giorgio Furlani sembra aver scelto il nuovo direttore sportivo: l’annuncio però può arrivare soltanto a fine stagione

Quando tutto sembrava fatto per l’arrivo al Milan di Fabio Paratici, qualcosa è andato storto. Un improvviso dietrofront da parte dei rossoneri, che hanno deciso di far saltare l’accordo. La ricerca è ripartita: il Milan vuole inserire nel proprio organigramma un direttore sportivo e deve trovare un’alternativa. Giorgio Furlani, prima del match contro la Fiorentina di sabato scorso, non ha dato grosse risposte alle domande, ma sembra piuttosto evidente che in questo momento non può sbilanciarsi.
Ha ripreso forza il nome di Igli Tare in questi giorni, figura che metterebbe d’accordo tutti, anche Ibrahimovic e Moncada (fra Tare e l’attuale direttore tecnico rossonero c’è un ottimo rapporto) ma Furlani sembra orientato su un altro nome. Che è al momento sotto contratto con un’altra squadra e non può quindi essere annunciato. La figura in questione è quella di Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta, che convince l’amministratore delegato rossonero per una serie di motivi.
Nuovo direttore sportivo, il profilo che convince Furlani
D’Amico ha fatto uno splendido lavoro con l’Hellas Verona e ora si sta ripetendo anche all’Atalanta, dove ha raccolto l’eredità abbastanza ingombrante di Giovanni Sartori. Con gli orobici il lavoro diventa più semplice anche grazie ad una struttura societaria solida e ad un allenatore, Gasperini, che trasforma in oro tutto ciò che tocca. L’eventuale arrivo dell’attuale dirigente bergamasco, quindi, dovrà per forza di cose coincidere anche con una giusta scelta dell’allenatore.

Ma l’ottimo lavoro di D’Amico con Verona e Atalanta non è soltanto l’unico motivo che convince Furlani. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il direttore sportivo convince anche per altre due caratteristiche: la capacità di lavorare in team, che in casa Milan, nonostante i disastri delle ultime stagioni, continuano a considerare un aspetto importante, e soprattutto una presenza mediatica limitata al necessario. L’ostacolo per il suo passaggio al Milan è l’importante contratto con l’Atalanta in essere, e questo è un aspetto che non si può sottovalutare.
Strapparlo agli orobici quindi non sarà semplice e anche per questo c’è così poca voglia da parte di Furlani di sbilanciarsi pubblicamente. Ci sono equilibri e rapporti che vanno tutelati, anche per una questione di rispetto. Ecco perché tutto rischia di essere rimandato soltanto a fine stagione. Il problema è che il Milan ha bisogno di programmare il prima possibile il lavoro per la prossima stagione, a partire dalla scelta del nuovo allenatore e per finire al mercato: sarà un’estate di rivoluzione, inevitabilmente.