Possibile ribaltone in atteso in Ferrari. Ecco cosa è successo durante il Gran Premio di Suzuka in Giappone: nervi tesi nel Cavallino

E’ proprio vero che una rondine non fa primavera. In casa Ferrari in questo inizio di stagione davvero travagliato si è potuto esultare solamente in una circostanza, quando Lewis Hamilton ha condotto il proprio Cavallino sul gradino più alto del podio, in occasione della Sprint Race in Cina. Poi un assoluto disastro.
Inspiegabilmente le Ferrari hanno fatto male qualche ora dopo al Gran Premio sul circuito di Shanghai e la squalifica ha solo peggiorato le cose. Anche a Melbourne, per Hamilton e Leclerc erano state un autentico disastro, con un decimo e un ottavo posto, che può ovviamente bastare.
Le attese per la Ferrari erano, d’altronde, altissime, ma sono bastate tre gare per far sprofondare tutti nello sconforto. Così in Giappone, stavolta, le aspettative erano basse. Le diverse dichiarazioni dei protagonisti in rosso non lasciavano dubbi. I risultati hanno così confermato la crisi del Cavallino, che ha chiuso al quarto posto con Leclerc e al settimo con Hamilton. E’ arrivata dunque la conferma del fatto, che la Ferrari è certamente dietro alla McLaren, ma è anche alle spalle di Verstappen e verosimilmente delle Mercedes. Nessuno pensava potesse iniziare così la stagione.
Non lo pensava nemmeno Lewis Hamilton, che domenica a Suzuka ha superato solamente la Racing Bull di Hadjar. Una posizione guadagnata non può certo far gioire il pilota britannico, che ha corso affidandosi ad una diversa strategia rispetto agli altri big. Il team lo ha spinto, infatti, a partire con gomma dura al contrario della media montata dagli altri piloti davanti.
Nervi tesi in Ferrari

Durante la gara si è dunque assistito a diverse incomprensioni tra il 44 e il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami. L’episodio, che non è passato inosservato, è accaduto nella seconda metà di gara, quando Hamilton ha iniziato a perdere ritmo rispetto ad Antonelli: “Gradirei davvero qualche informazione su dove sono lento, amico”, ha affermato Hamilton, con un tono non proprio amichevole.
L’ingegnere di pista, in Ferrari ormai da 10 anni tanto da aver lavorato sia con Vettele che Sainz, ha replicato: “Curve 8, 9,13 e 14“. Risposta che ovviamente non è bastata ad Hamilton che ha poi chiesto: Ok, ma quanto? Fammi sapere“. E l’ingegnere ha così detto: “Sì, te lo dico. Un decimo nelle curve 8 e 9“, ha concluso lo scambio Adami.
C’è parecchia frustrazione per Hamilton, che come detto, si aspettava un inizio decisamente diverso. L’inglese, però, a fine gara ha gettato un po’ di acqua sul fuoco: “Mi dispiace per il risultato. Non avevo passo oggi ma continuiamo a spingere per avere risultati migliori settimana prossima”, ha detto rivolgendosi al team. Ora la speranza è che le cose possano cambia o a fine stagione non è da escludere un addio di Hamilton.