Il Milan si prepara ad una rivoluzione in estate: i rossoneri sono pronti ad incassare 150 milioni, tutti i dettagli

Sarà un’estate cruciale per il futuro del Milan. La stagione in corso è completamente da cancellare: un disastro totale che fa anche dimenticare la vittoria della Supercoppa Italiana ed eventualmente della Coppa Italia. In campionato, non si vedeva un andamento così negativo dai tempi di Filippo Inzaghi allenatore (con una rosa molto meno adeguata rispetto a quella attuale). Gerry Cardinale e Giorgio Furlani, le due anime del club, i principali responsabili per scelte sbagliate, com’era anche ampiamente prevedibile da chiunque.
L’amministratore delegato, nonostante questa sciagurata stagione, guiderà ancora l’area tecnica ma stavolta sembra intenzionato a farlo diversamente: sono serviti due anni per far capire l’importanza della figura di un direttore sportivo competente, che arriverà entro giugno. Saltato Paratici, sono ora Tony D’Amico e Igli Tare i principali candidati (ma occhio alle sorprese). Con il direttore sportivo e il nuovo allenatore, si imposterà poi il calciomercato: senza Champions è più complicato investire come nelle recenti sessioni, ma il Milan potrà contare su un importante tesoretto fra riscatti e cessioni.
Milan, tesoretto da 150 milioni: chi va via
La mancata qualificazione in Champions è sicuramente un danno economico per la proprietà: senza gli introiti della più importante competizione europea, il potere d’acquisto del Milan è più basso, e non solo per una semplice questione di soldi. Partecipare alla Champions aumenta l’appeal di un club: i giocatori più forti vogliono giocarla e quindi convincerli sarà un po’ più complicato. Dal punto di vista economico, invece, c’è modo di rimediare.

Nell’analisi della Gazzetta dello Sport di oggi, il Milan potrebbe arrivare ad incassare fino a 150 milioni dalle uscite nel mercato estivo. La chiave sono i riscatti: i rossoneri hanno diversi giocatori sparsi in prestito e molti di questi, a meno di colpi di scena, dovrebbero essere acquistati a titolo definitivo: Kalulu, Adli, Vasquez, Colombo, Pobega e Bennacer per un totale di oltre 50 milioni. Difficile, invece, che il Napoli riscatti Noah Okafor (ieri a Bologna non è nemmeno entrato): 23 milioni sono tanti, ma in ogni caso non resterà al Milan e sarà quindi venduto – probabilmente a 10-15 milioni.
A proposito di cessioni: a questi 50 milioni dei riscatti, potrebbero aggiungersi altri 100 milioni dagli addii. Con Theo Hernandez siamo probabilmente ai titoli di coda: il Milan lo aveva già venduto a gennaio al Como per 40 milioni, ad un anno dalla scadenza la società lo venderà al primo offerente. Così come Tomori, Musah, Loftus-Cheek, Chukwueze, Emerson Royal e anche Saelemaekers. Una rivoluzione in piena regola di giocatori che non hanno avuto alcun tipo di resa: è il manifesto del fallimento totale dell’attuale dirigenza e proprietà.