La rivelazione in diretta: “Leao alla Juve”

Le ultime sul Milan che guarda ad un nuovo allenatore per ripartire, dopo la scelta del Direttore sportivo, ricaduta su Paratici

Leao in azione contro l'Inter
La rivelazione in diretta: “Leao alla Juve” (LaPresse) – MilanLive.it

Il Milan ha deciso di ripartire da Fabio Paratici. I rossoneri si affideranno all’ex Tottenham e Juventus per risorgere. Per l’annuncio ufficiale servirà ancora un po’ di tempo, ma l’accordo tra le parti è stato trovato. Ora c’è grande curiosità per capire quale sarà l’allenatore dal quale ricominciare.

Non sarà certo Sergio Conceicao l’allenatore del Milan nella stagione 2025/2026: “Si parla di De Zerbi, che è molto papabile, oltre a Conte, che bisogna vedere come concluderà la stagione a Napoli. Io al Milan vedrei bene un esperimento con un allenatore giovane che ha già fatto esperienza come Palladino, che potrebbe essere un nome buono. Si parla anche di Allegri, ma ci sono stati alcuni screzi. Però la storia del calcio è fatta di litigate e riappacificazioni. Il nome su cui punterei io è Palladino. Il Milan deve prendere un allenatore di carisma. Conceicao e Fonseca non hanno quel quid per essere validi tecnici del Milan o forse non hanno trovato l’ambiente giusto”.

Gli allenatori giusti per Leao e Theo Hernandez

La prossima stagione sarà fondamentale riuscire a far rendere al massimo Theo Hernandez e Rafa Leao: “Sarri sarebbe l’ideale per il portoghese. Dopo il primo anno in cui era al Milan, Sarri aveva chiesto alla Juve di acquistare Leao. Dopo la sua prima stagione rossonera, Sarri aveva chiesto lui come rinforzo per la Juve. Sarri potrebbe essere l’uomo indicato per la panchina e per Leao. Sarebbe invece stata bellissima la suggestione di vedere Hernandez a Como con un personaggio come Fabregas, che ha molta libertà e non avrebbe la stessa libertà al Milan. Theo sarebbe quello tra i due da cedere. Ha dato tanto al Milan, potrebbe dare di più, ma se dovessi cedere uno dei due cederei il francese”.

Il Milan dunque dovrà provare a ripartire con nuove idee e nuovi uomini in campo. Prima però i processi ai colpevoli: “La colpa è anche dei giocatori stessi. Uno non diventa Messi di colpo, ma fare qualcosa di utile per la squadra si può fare. Ci sono state un po’ di scelte particolari in questa stagione. Portare Joao Felix, ad esempio, era un rischio, adesso quanto potrà dare in queste nove partite? Quando si perde sono tutti colpevoli, dai giocatori all’allenatore passando per la dirigenza”. 

 

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