L’allenatore rossonero ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby di Coppa Italia: ecco le sue dichiarazioni.

La sconfitta a Napoli ha fatto molto male al Milan, che ha ormai detto addio alla chance di raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League e che difficilmente si qualificherà a una competizione europea tramite il campionato. Rimane la Coppa Italia.
Vincere il secondo trofeo stagionale, dopo la Supercoppa Italiana alzata a gennaio in Arabia Saudita, consentirebbe di ottenere l’accesso alla prossima edizione dell’Europa League. Prima di pensare alla finale, ci sono due derby di semifinale contro l’Inter da affrontare. Il primo si gioca mercoledì 2 aprile e i rossoneri devono cercare di non fallire. Di questo e altro ancora ha parlato Sergio Conceicao nella conferenza stampa di oggi a Milanello.
Coppa Italia, derby Milan-Inter: la conferenza stampa di Conceicao
IMPORTANZA DERBY DI ANDATA – “Abbiamo fatto partite importanti contro l’Inter, abbiamo vinto un titolo anche. I momenti sono diversi, qualche giocatore è anche diverso in campo. Vediamo di fare una buona partita. L’Inter ha calciatori che giocano assieme da un po’ di anni e con lo stesso allenatore. Dobbiamo entrare forte in partita e vogliamo vincere”.
RECUPERO GIOCATORI – “Il gruppo sta bene. Loftus-Cheek è stato operato e tornerà oggi a Milano. Sono tutti disponibili, oggi abbiamo fatto un lavoro differenziato per chi ha giocato più a Napoli. Faremo anche delle cose tattiche importanti per la partita di domani. Presenteremo un undici titolare forte, chi è in panchina ha già dato una buona risposta entrando bene”.
ULTIMA SPIAGGIA PER L’EUROPA – “Sappiamo che c’è una partita da fare e dobbiamo concentrarci, entrare forti e vincere. La strada più corta per andare in Europa è vincere la Coppa Italia. Però in campionato ci sono ancora partite da giocare e da vincere”.
SANTIAGO GIMENEZ – “Oggi ha fatto un po’ di gol in allenamento. Questione mentalità o tattica? C’è un po’ di tutto. Arrivare in Italia non è facile, tanti hanno un periodo di adattamento e ambientamento. Ha fatto dei gol e poi è calato, è qualcosa che può succedere in un campionato non facile come quello italiano. A volte la cosa migliore è lasciarlo tranquillo. Io lo so, ci sono passato”.
PIU’ ANOMALO MILAN A -20 O INTER CHE NON VINCE DERBY? – “Sono tutte partite diverse. L’Inter sta facendo bene in questi anni e il Milan ha vinto lo Scudetto poco tempo fa. I derby sono diversi. In campionato il Milan non è abituato a questa classifica, ci sono ancora partire da fare e ora dobbiamo focalizzarci sulla partita di domani”.
JOAO FELIX STA DELUDENDO – “Vale lo stesso discorso fatto per Gimenez”.
SODDISFAZIONE NEL VINCERE LA COPPA ITALIA – “Sarei sicuramente soddisfatto di vincere un trofeo, però prima dobbiamo vincere contro l’Inter e poi la finale. Io vivo giorno per giorno cercando di migliorare la squadra e anche me stesso come allenatore. Voglio dare tutto per apportare questi miglioramenti. Presto per dire come mi sentirò se dovessi vincere la Coppa Italia. Ora non sono la persona più felice del mondo. Non è facile per nessuno, anche perché mi chiamo Sergio e non Sergini…”.
MIGLIORAMENTI MANCATI IN FASE DIFENSIVA, TROPPI GOL PRESI E POCO EQUILIBRIO – “L’equilibrio riguarda tutta la squadra, non solo la difesa. A me piace avere una squadra compatta e corta, ne abbiamo parlato e ci abbiamo lavorato, però se davanti non siamo forti a pressare e manca un comportamento collettivo in questo diventiamo più vulnerabili”.
ESSERE ALLENATORI DA COPPE – “Gli allenatori o vincono o non vincono. Poi c’è anche il peso del titolo, campionato e Champions hanno un determinato peso. Non ci sono allenatori di coppe e di campionato secondo me”.
SITUAZIONE DI RAFAEL LEAO, NON SEMPRE TITOLARE – “Non l’ho conosciuto in Supercoppa, lo conoscevo da prima perché sono appassionato di calcio e vedo tanti campionati diversi. Penso che possa diventare uno dei più forti, poi c’è un’evoluzione che deve avere. Dopo la partita è più facile parlare. Se gioca, si dice che non corre abbastanza e va a intermittenza; se non gioca e poi entra con uno spirito bello per aiutare la squadra, si dice che doveva giocare dall’inizio e l’allenatore non capisce niente. Anche io sono perplesso quando vedo come parlano di calcio alcune persone. A livello di talento e qualità Rafa è uno dei migliori al mondo, poi bisogna trovare la consistenza per fare 20 gol e tanti assist ogni anno. Ogni giorno noi vediamo delle cose che voi non vedete, la gestione fisica e altre situazioni che mi portano a prendere delle decisioni“.
SERGIO E NON SERGINI, PERCHÈ? – “Non so perché ho detto questo… Avete capito dai, siete intelligenti. Intendevo Sergino…”.
I MOMENTI MENO FELICI AL MILAN COMPRENDONO ANCHE QUESTI IN CUI SI PARLA DI SOCIETA’, NUOVI DIRIGENTI, NUOVI ALLENATORI? – “Non c’entro con queste guerre. Io sono focalizzato sul fare l’allenatore e vincere titoli. Non sono abituato a questa situazione al nono posto, voglio lottare per vincere”.
DERBY MILAN-INTER IMPORTANTE: I GIOCATORI NE SONO CONSCI? – “Vedete da quanti anni il Milan non vince due titoli in una stagione. La classifica del campionato è un disastro, non è da Milan, e in Champions League volevamo andare avanti. Domani c’è una partita importante per provare ad arrivare a vincere un altro trofeo”.