Gimenez a cuore aperto: “Mi diagnosticarono una trombosi. Ecco la mia missione”

Le dichiarazioni del bomber rossonero. Ecco cosa ha detto ai microfoni del Corriere della Sera: il punto della situazione

Gimenez ringrazia Dio
Gimenez a cuore aperto: “Mi hanno diagnosticato una trombosi. Ecco la mia missione” (LaPresse) – MilanLive.it

Nel futuro del Milan ci sarà certamente ancora lui, Santi Gimenez. Il Milan ha investito tanto per prenderlo dal Feyenoord. Il suo inizio non è stato proprio devastante, ma nemmeno da bocciare. D’altronde sono arrivati tre gol e due assist, ma al Diavolo serve ancora di più.

In questo finale di stagione le sue reti saranno fondamentali per riuscire a centrare gli obiettivi. Già contro il Napoli servirà vincere per restare aggrappati al sogno Champions e Gimenez, nonostante le tante voci su alcuni problemi fisici, ci sarà: “Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò – afferma subito il bomber al Corriere della Sera -. Vincere aiuta a vincere. Ora però un titolo lo voglio col Milan. Sono qui per questo. Io al Feyenoord ho segnato tanti gol. È il momento di iniziare a segnarli anche col Milan. “.

 

Un solo obiettivo per il centravanti messicano, reduce dal successo con la sua nazionale: Adesso voglio fare ciò per cui sono arrivato. I gol arriveranno, ne sono sicuro. L’importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite – ribadisce Gimenez -. Se segna Rafa (Leao, ndr) o Christian (Pulisic, ndr) o un altro compagno, è uguale. Con Conceicao stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo. I cambiamenti sono sempre un po’ complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c’è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Diòs”. 

La fede in Dio: Gimenez si racconta a cuore aperto

Gimenez ringrazia Dio
La fede in Dio: Gimenez si racconta a cuore aperto

Parlando di Dio, un aspetto fondamentale della vita di Gimenez, arriva la rivelazione, che non tutti i tifosi del Milan conoscono: “Quando avevo 17 anni mi hanno diagnosticato una trombosi al braccio – ha spiegato il messicano -. Ho subito tre operazioni, sono stato fermo sei mesi. A un certo punto i medici mi hanno detto chiaramente che se l’ultimo esame non fosse andato bene avrei dovuto smettere col calcio. È stato lì che ho incontrato Diòs nella mia vita. Ho pregato perché non facesse finire il mio sogno di diventare calciatore. Tutto è andato bene”.

Cosa significa ‘Soldado de Cristo’ “C’è un passaggio nella Bibbia che parla dell’armatura di Dio. Lo scudo della fede, l’elmo della salvezza, la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. È un passaggio che amo. Sono qui per compiere il suo proposito. Prima di tutto come uomo, poi come fùtbolista. È la mia missione“. 

Gestione cookie