Parla il giornalista di Sportitalia per fare il punto della situazione in casa Milan, dall’allenatore al nuovo Ds: ecco cosa sta succedendo
Nella giornata di ieri a ‘Zona Rossonera’ sul canale YouTube di Calciomercato.it, è intervenuto Gianluca Viscogliosi. Con il giornalista di Sportitalia si è parlato di Milan, facendo il punto della situazione sui vari argomenti.

Ci si è così soffermati soprattutto a parlare del Direttore sportivo, a partire da quel Tony D’Amico che si conosce un po’ meno rispetto agli altri: “E’ un giovane ds, che ha meno esperienza rispetto ad altri e parte dietro le gerarchie anche per questo secondo me. Il Milan cerca un profilo un po’ più internazionale, D’Amico è bravo ma non ha ancora grande esperienza e credo che al Milan il tempo degli esperimenti è finito.
“Serve una figura importante e Paratici ha voglia di ricominciare dopo quando è successo, un po’ come in campo è successo con Tonali. Credo Paratici abbia tanta voglia di rivalsa, è la figura che il Milan cerca. Ma Tare non lo darei così lontano”. Arrivano solo conferme, dunque, sul nome di Fabio Paratici come Direttore sportivo”.
Il punto sull’allenatore: no a Fabregas
Poi con Viscogliosi si parla anche di allenatore. Il collega faticherebbe a capire una scelta come Cesc Fabregas, di cui si sta parlando tanto in questi giorni.
“Andrei non su un esperimento, ma su un allenatore sicuro. Da Conte ad Allegri, Gasperini, Sarri. Allenatori fatti e finiti che conoscono ambiente e hanno in mente un progetto tecnico. Nella lista ci metto anche De Zerbi, che ha un certo senso del milanismo in sé. Il resto sono tutta una serie di sperimentazioni”.
“Ma senza direttore sportivo non si fa nulla. Le chiacchiere saranno molto più chiare quando il Milan farà cadere questa tessera, che sarà complicata nella misura in cui l’Amministratore Delegato vorrà avere l’ultimo timbro sulla decisione sportiva. Se io sono Paratici, perché devo avere un via libera da una persona che per sua stessa ammissione ha una conoscenza limitata del contesto calcio? Se la dirigenza del Milan dice “Prendo un direttore sportivo, ma…” allora i direttori di alto livello faticano ad accettarlo quel ma, perché vogliono che le decisioni siano loro”.
Arriva un appunto così su Cesc Fabregas: “Se la scelta è lui vuol dire che il gruppo di lavoro ha capito poco. Se Fonseca, che ha molta esperienza più di Fabregas, era una scommessa figuriamoci Fabregas. Il tecnico spagnolo può arrivare in una squadra di alto livello se è già rodata. Se lui in estate andasse all’Inter avrebbe molte meno difficoltà. Al Milan serve una persona con capacità di ricostruzione mentale e tecnica importante. Penso che il gruppo di lavoro questo lo abbia capito e Fabregas sia solo una fantasiosa narrazione giornalistica. Penso che l’allenatore sarà una figura di spicco e forse hanno capito che l’italianità è un valore aggiunto e non toglie nulla all’internazionalizzazione del Milan”.