Il suo club ha già deciso che non sarà riscattato: il giocatore tornerà al Milan a giugno, ma il suo futuro è segnato

La prossima dovrà essere per il Milan la stagione del riscatto. Dopo un anno terribile, con risultati scarsi, scelte sbagliate e casi irrisolti, la società non può più permettersi di sbagliare. Siamo al secondo anno di fallimenti ma a programmare il futuro sarà ancora l’attuale dirigenza, con Giorgio Furlani ancor più in prima linea dopo il viaggio negli States per incontrare Cardinale.
A lui è affidata, di nuovo, la gestione dell’area sportiva e quindi anche la scelta del direttore sportivo: Fabio Paratici, l’ex Juventus, è il primo indiziato ma nulla è ancora deciso, Igli Tare resta in corsa così come anche altri profili stranieri. Dalla scelta del diesse dipenderà anche quella dell’allenatore (anche se Furlani farà comunque valere la propria opinione) e così del calciomercato con acquisti e cessioni. Senza la Champions, il Milan dovrà cercare altrove un tesoretto: i riscatti sono la via più semplice, ma non tutti sono scontati. Uno in particolare è destinato a non concretizzarsi.
Torna al Milan a giugno, nuova sistemazione cercasi
A gennaio il Milan ha provato in ogni modo a disfarsi di Noah Okafor: era prima stato ceduto al Lipsia in Germania ma qualcosa è andato storto durante le visite mediche ed è tonato a Milano, poi l’affare a sorpresa con il Napoli nelle ultimissime ore di gennaio. Lo svizzero è quindi passato agli azzurri per sostituire Kvaratskhelia (passato al Psg per 70 milioni) con la formula del prestito con diritto di riscatto.

La cifra per l’acquisto a titolo definitivo da parte del Napoli è molto alta: 23 milioni. Okafor al Napoli in questi primi mesi ha avuto sicuramente un buon impatto: mai titolare, Antonio Conte lo ha spesso schierato a gara in corso e lui ha quasi sempre dato ottimi segnali, soprattutto dal punto di vista fisico. Sono bastate poche settimane sotto la guida di Conte per tornare a regime da quel punto di vista. Insomma, non è e non sarà mai Kvaratskhelia, ma Okafor ha dimostrato anche a Napoli di essere un buon elemento.
Difficilmente però il Napoli deciderà di riscattarlo: 23 milioni sono tanti, troppi per Aurelio De Laurentiis, che ha tutta l’intenzione di rinforzare in maniera più netta la squadra in estate grazie anche ai soldi della ritrovata Champions League. Spenderne 23 per Okafor, in questo momento, non sembra la priorità. Chiaramente da qui a giugno tutto può ancora cambiare e lo svizzero può ancora dimostrare di valere l’investimento, ma ad oggi è destinato a tornare a Milano. Non per restare, ovviamente.