Il Milan si prepara a salutare Conceicao e a nominare un nuovo allenatore. L’ultima parola, stavolta, toccherà a Furlani.
L’esonero immediato è stato evitato ma il divorzio resta comunque all’orizzonte. Sta volgendo al termine il matrimonio tra il Milan e Sergio Conceicao, al quale non basterà centrare gli ultimi obiettivi rimasti (Coppa Italia e qualificazione in Europa League) per rimanere al proprio posto. Il club, infatti, intende voltare pagina e, da ormai qualche giorno, ha avviato il casting volto ad individuare l’adeguato erede del tecnico portoghese. Diversi i profili vagliati dal management: stavolta, però, l’ultima parola spetterà all’amministratore delegato Giorgio Furlani.
Nella scorsa estate a scegliere Paulo Fonseca fu Zlatan Ibrahimovic costretto poi, a fine dicembre, a ripiegare su Conceicao alla luce dei tanti risultati negativi ottenuti dal 52enne. L’ex Porto, dopo l’exploit iniziale in Supercoppa Italiana ai danni dell’Inter, è andato incontro, proprio come il suo predecessore, a tante prestazioni deludenti che hanno spinto i vertici societari a cambiare strategia e a mettersi alla ricerca di un allenatore in possesso di caratteristiche differenti.
Il preferito di Furlani in tal senso, stando a quanto riportato su ‘X’ dal giornalista Daniele Longo, risponde al nome di Massimiliano Allegri. L’amministratore delegato rossonero, di recente, è volato negli Stati Uniti per incontrare Gerry Cardinale e fare il punto della situazione in vista della prossima stagione. Il vertice ha rafforzato l’immagine dell’Ad ora pronto, in virtù del placet ricevuto dall’imprenditore americano, a puntare forte sull’ex mister della Juventus ritenuto l’uomo più adatto per ricostruire la rosa e farla tornare ad essere competitiva ad alti livelli.
I contatti tra le parti sono scattati, con Allegri che, nel frattempo, ha rispedito al mittente diverse proposte provenienti dall’Arabia Saudita. Il suo obiettivo è quello di guidare un top team e il Milan, in tal senso, rappresenta una meta quanto mai gradita. La concorrenza, in ogni caso, non manca (c’è pure la Roma). Da qui l’idea di battere alcune piste alternative: una di queste conduce a Roberto De Zerbi, secondo in Ligue alle spalle del Paris Saint Germain capolista.
Vivo, inoltre, l’interesse nei confronti di Cesc Fabregas che sta portando il Como neopromosso verso una comoda salvezza. E le novità non finiranno qua, visto che a breve nell’organigramma verrà inserito un direttore sportivo: la short-list contiene Igli Tare, Fabio Paratici e Tony d’Amico. Si vedrà. Furlani, intanto, progetta la rivoluzione. Ibrahimovic, dal canto suo, avrà un potere decisionale decisamente ridotto.