L’Amministratore Delegato rossonero è pronto a cambiare il Diavolo. Lo farà con i primi due ‘colpi’ più attesi: il punto della situazione

La vittoria contro il Lecce ha ridato un po’ di serenità all’ambiente, attorno a Milanello. La squadra e Sergio Conceicao sono chiaramente chiamati a guardare alle ultime partite di questa stagione, per salvare il salvabile poi si faranno i conti. Il portoghese è convinto di poter invertire la rotta potendo preparare le partite per bene, con 3-4 giorni a disposizione.
La corsa per la qualificazione alla prossima Champions League è praticamente impossibile e guardare in alto non può certo aiutare il Milan che deve pensare solo a se stesso per ritrovarsi per davvero. Conceicao è consapevole del fatto che solo un miracolo insperato non farà cambiare la panchina al Diavolo. Giorgio Furlani si sta così muovendo alla ricerca del profilo giusto.
L’idea sempre più concreta è quella di affidarsi ad una guida tutta italiana. C’è, dunque, un cambio di rotta da parte del Milan, che lo scorso giugno decise di puntare su Lopetegui, prima di mettere le mani su Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese è durato fino a dicembre, ma la scelta dopo, fu ancora su uno straniero, Sergio Conceicao appunto.
Milan, il punto su ds e allenatore

Oggi, come detto, l’idea è quella di dare la panchina del Milan ad un allenatore che conosce il campionato italiano. Ecco perché Massimiliano Allegri è il preferito di Giorgio Furlani. Resistono anche altri profili come Maurizio Sarri, Vincenzo Italiano e Cesc Fabregas. Lo spagnolo, però, difficilmente si separerà dal Como, che sabato sera sarà a San Siro proprio per sfidare il Diavolo di Conceicao. Conte? Non è un pensiero da poter fare, tranne che non dovesse decidere di separarsi dal Napoli.
Per quanto riguarda il Direttore sportivo, Igli Tare, il preferito da Zlatan Ibrahimovic, resta in corsa. Ha le caratteristiche che servono, ma Furlani guarda a Fabio Paratici, che inevitabilmente prende quota. Dalle parti di via Aldo Rossi apprezzano particolarmente l’operato di D’Amico e Sartori, che sono però sotto contratto con Atalanta e Bologna, un dettaglio non da poco. Difficile, invece, che prevalga la linea straniera con Krösche e Thiago Scuro