Tifosi del Milan con le mani tra i capelli: Camarda se ne va

L’auspicio dei supporter rossoneri è che il prodigio che detiene il record di più giovane esordiente della storia della Serie A possa poi tornare in rossonero…

Quindici anni, otto mesi e due settimane: questa l’età di Francesco Camarda al momento del suo debutto in serie A nel novembre 2023. In quel preciso istante l’astro nascente del vivaio rossonero stabilisce il nuovo record di precocità d’esordio nella massima categoria di calcio in Italia, divenendo al contempo seduta stante un beniamino dei tifosi rossoneri.

camarda in champions league contro il club brugge
Camarda destinato a lasciare i rossoneri (foto LaPresse) Milanlive.it

È passato più di un anno da quel fatidico momento e il percorso di Camarda, seppur a rilento, prosegue in maniera ottimale: quando chiamato in causa infatti non ha mai sfigurato, a dispetto della giovanissima età se raffrontata a quella dei colleghi avversari che si trovano a calcare il terreno di gioco assieme a lui.

Che il Milan potesse privarsene non è una novità: già nello scorso mese di gennaio questa eventualità era stata contemplata, con il Monza che bramava di poterlo aggiungere alle proprie fila. L’idea di base sulla quale i due club avevano raggiunto un accordo informale era quello di prestito sino a giugno 2026.

In Brianza Camarda avrebbe sicuramente trovato spazio, in virtù anche della partenza di Djuric ceduto al Parma, per poter crescere in un club in cui, per forza di cose, le pressioni dell’ambiente esterno sono di gran lunga inferiori rispetto all’aria che si respira a Milanello.

Tutto sembrava ormai pronto all’ufficializzazione, dato che pure il giocatore aveva dato il proprio benestare. Tuttavia con la cessione di Alvaro Morata in Turchia, è stato Zlatan Ibrahimovic a dare l’alt poiché convinto che Camarda abbia già oggi tutte le carte in regola per ritagliarsi il suo spazio nella rosa rossonera.

Con Camarda non vanno ripetuti gli errori commessi con Cutrone

Ciò che il Milan non può permettersi nella gestione di Camarda è di replicare lo sbaglio compiuto a suo tempo con Patrick Cutrone. Il comasco infatti, considerato a suo tempo anche lui un baby prodigio, fece molto bene alla sua prima stagione in pianta stabile con la prima squadra. Diciotto reti complessive potevano far supporre fosse pronto per caricarsi il peso dell’attacco sulle sue spalle.

Così però non è stato: alla seconda stagione, nella quale comunque alla fine Cutrone mise a referto nove reti, non appena incontrò qualche difficoltà venne messo da parte in favore di Krzysztof Piątek. Il risultato? Cutrone venne ceduto senza particolari rimpianti e nel frattempo Piątek si rivelò essere una meteora.

cutrone a segno contro il rijeka in europa league
Camarda come Cutrone? (foto LaPresse) Milanlive.it

Non è detto che tutti gli attaccanti sboccino in giovanissima età, capita certe volte che servano tempo e pazienza nel saperli aspettare. Cutrone oggi ha trovato la sua dimensione nell’ambiziosissimo Como, del quale è capitano, certificando di essere un attaccante all’altezza del palcoscenico della serie A.

Ecco perché a giugno Camarda sarà ceduto in prestito, nonostante magari qualche tifoso del Milan nell’immediato dovesse storcere il naso. È giusto che un profilo di questa caratura possa misurarsi in una realtà della massima categoria dove le aspettative non siano quelle di un club che annovera in bacheca sette Champions League. A Camarda dev’essere concessa l’opportunità di vivere una crescita graduale, senza che gli venga chiesto tutto e subito.

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