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Scippo alla rivale, il Milan non torna indietro: la scelta è fatta

Il club rossonero sta valutando di ingaggiare un rinforzo da una squadra rivale: si tratterebbe di un potenziale ottimo colpo.

Scippo alla rivale, il Milan non torna indietro: la scelta è fatta (LaPresse) – MilanLive.it

In casa Milan ci sono tante riflessioni da fare in vista della prossima stagione. Tante cose non hanno funzionato in questi mesi, sia in campo che fuori. Sono praticamente tutti in discussione.

Anche all’interno della dirigenza esiste la possibilità di vedere un cambiamento importante a giugno. Da capire se Geoffrey Moncada, attuale direttore tecnico, rinnoverà il contratto in scadenza a fine stagione. Intanto, continuano a trapelare conferme sulla volontà di ingaggiare un nuovo direttore sportivo. Fino al dicembre scorso questo ruolo era occupato da Antonio D’Ottavio, che stando ad alcuni rumors ha detto addio dopo aver avuto alcune divergenze con Zlatan Ibrahimovic.

Milan, nuovo direttore sportivo: chi c’è in lizza

Un nome molto gradito per la posizione di ds è Andrea Berta, che a inizio gennaio ha lasciato l’Atletico Madrid. Ci sono stati dei contatti, ma sembra che il dirigente italiano si sia già promesso a un altro club.

Milan, nuovo direttore sportivo: chi c’è in lizza (LaPresse) – MilanLive.it

Un altro manager sportivo accostato al Milan è Fabio Paratici, ex di Juventus e Tottenham che attualmente sta scontando una squalifica che scadrà il 30 giugno. Un profilo esperto e che conosce bene il calcio italiano, potrebbe rivelarsi una buona scelta. Discorso simile per Igli Tare, che ha lavorato positivamente alla Lazio e che era stato già contattato da Paolo Maldini nel 2019.

Secondo quanto rivelato da calciomercato.com, un direttore sportivo che piace tanto al Milan è Tony D’Amico, all’Atalanta da luglio 2022 dopo la positiva esperienza all’Hellas Verona. Ha fatto bene anche a Bergamo in questi anni e il suo ingaggio potrebbe essere qualcosa di saggio, a patto di farlo lavorare davvero e di non ostacolarne l’operato con logiche che possono portare più problemi che benefici.

Un direttore sportivo esperto serve sicuramente, ma va fatto lavorare come avviene in altre società sportive. Il format del “gruppo di lavoro” messo in piedi al Milan non sta regalando grandi risultati. Un club di tale caratura non può essere messo in mano a gente alle prime armi o quasi. Certe posizioni vanno occupate da chi ha già un certo background manageriale nel mondo del calcio. La proprietà RedBird Capital Partner farebbe bene a cambiare qualcosa per salvaguardare il proprio investimento.

Scritto da
Matteo B.