La squadra rossonera deve fare i conti con l’ennesimo passo falso, che mette nei guai il Milan e lo stesso allenatore portoghese

Serviva rialzarsi per gettarsi alle spalle l’eliminazione dalla Champions League e iniziare a guardare nuovamente al futuro con ottimismo, ma il Milan, invece, è sprofondato ancora più giù. Lo ha fatto, ancora una volta per gli errori dei singoli. Errori che uniti alla sfortuna e ad un super Milinkovic-Savic hanno fatto sì che il Milan perdesse tutte le proprie fragili certezze.
Oggi il Diavolo, dunque, è chiamato a leccarsi le ferite, cercando di risolvere i problemi per provare a raggiungere un obiettivo, quello della qualificazione alla prossima Champions League, sempre più lontano. Sergio Conceicao ci ha messo certamente del suo, con una gestione dei cambi ancora alquanto discutibile, ma i responsabili principali dell’ennesima disfatta sembrano proprio altri.
Per una squadra debole mentalmente per via degli ultimi risultati negativi, l’erroraccio di Mike Maignan che porta il Torino a chiudere il primo tempo in vantaggio senza tirare mai in porta è una mazzata pesantissima. Se poi ci aggiungi che Christian Pulisic sbaglia dal dischetto, rialzarsi diventa praticamente impossibile. Il Milan sta vivendo una stagione surreale e la partita contro il Torino è l’emblema di tutto. Non contento il Diavolo si fa poi un altro gol da solo, permettendo ai granata di battere velocemente una punizione.
Milan, Conceicao a rischio: la situazione

Gli errori dei singoli, dunque, condannano il Milan, come era successo contro il Feyenoord, prima la papera di Mike Maignan, poi l’espulsione di Theo Hernandez. Lo stesso, però, era accaduto contro la Dinamo Zagabria, quando c’erano stati lo sbaglio di Matteo Gabbia e un altro rosso, quello di Yunus Musah.
Così è difficile per chiunque riuscire a portare a casa la vittoria. Poi, come detto, Conceicao va in confusione, sbagliando le sostituzioni, ma i principali responsabili della disfatta sono evidentemente altri. La società ne è consapevole e non pensa certo di allontanare Sergio Conceicao. Il tecnico portoghese, però, sa benissimo che per tenersi la panchina del Milan dovrà ottenere i risultati prefissati. Servirà la qualificazione alla prossima Champions League per non chiudere l’avventura al Diavolo dopo soli sei mesi. Bisogna, dunque, trovare il prima possibile le soluzioni migliori per iniziare a correre. Il quarto posto sta fuggendo via.