Oggi Conceicao ha parlato in conferenza stampa, in Torino-Milan c’è voglia di riscatto: le parole del mister live.

L’eliminazione dalla Champions League per mano del non imbattibile Feyenoord è indubbiamente un fallimento per il Milan. La qualificazione agli Ottavi non era così complicata da ottenere, però la squadra di Sergio Conceicao non è stata in grado di fare il proprio dovere.
Senza impegni europei, ora i rossoneri sono totalmente concentrati su Serie A e Coppa Italia. C’è un quarto posto da cercare di raggiungere in campionato ed è fondamentale evitare passi falsi. Sabato c’è la trasferta a Torino contro i granata di Paolo Vanoli e non bisogna fallire l’appuntamento con i 3 punti. Alla vigilia della partita ha parlato Conceicao: di seguito la diretta testuale della conferenza stampa.
LIVE – Sergio Conceicao, la conferenza stampa pre Torino-Milan
MOMENTO DECISIVO PER CONCENTRARSI SUL CAMPIONATO – “Domani partita molto importante contro un avversario difficile, penso abbia perso solo col Bologna nel 2025. Storicamente match difficile per il Milan, ho visto i risultati degli ultimi anni. Dobbiamo lavorare bene, l’atteggiamento deve essere quello giusto, guardando ogni partita come una finale”.
COME STANNO I GIOCATORI DOPO MILAN-FEYENOORD – “Dopo le partite si ricomincia a lavorare per la partita successiva. Ho visto concentrato su cosa fare per domani. Sapevamo di essere più forti, avevamo preparato bene la partita, è andata male per degli episodi e per dei dettagli. Il calcio è semplice: fare gol e non prenderli. Però dentro questa semplicità c’è una complessità fatta da tanto lavoro da fare a vari livelli affinché il calcio possa essere effettivamente semplice. Io inizio a vedere una evoluzione interessante, l’ultima partita mi ha dato una risposta. Dobbiamo continuare così. Il tempo non c’è, anche per colpa nostra, dovevamo essere direttamente agli Ottavi di Champions. Oggi ho visto i ragazzi molto bene nella preparazione”.
THEO HERNANDEZ GIOCA TORINO-MILAN? – “Non mi interessa il colore dei capelli, è uguale, l’importante è che siano professionisti e diano tutto. Di lui ho parlato a fine partita, è un patrimonio del club e ha dato tante gioie ai tifosi in altri momenti. Sa di aver messo la squadra in difficoltà, ne abbiamo nello spogliatoio. Anche io commetto errori. Per domani è disponibile a giocare, come gli altri 22”.
SI IMMAGINAVA UNA SITUAZIONE COSI COMPLESSA AL MILAN? – “Anche in Portogallo c’era pressione. So che la storia del Milan è fantastica, fatta di tanti campioni, grandi dirigenti e allenatori. Ho grande rispetto per questa storia, quando mancano risultati si parla di più e c’è più fragilità. Sapevo di trovare un club difficile su questo aspetto. Avevo altre situazioni, ma ho voluto venire qua. Mi piacciono le situazioni difficili, è una bella sfida per me”.
JOAO FELIX IMPORTANTE – “Non cambiarlo col Feyenoord è stata una scelta mia, sono pagato per questo. Gimenez aveva avuto dei problemi fisici nelle ultime settimane, mi ha detto che era molto stanco. C’era la possibilità di mettere Abraham o essere più mobili per ripartire. Ho pensato a questa seconda opzione”.
CONDIZIONI GIOCATORI – “Walker non disponibile per domani. Pulisic non ha 90 minuti a livello fisico. Santi sta meglio, ma non è al top. Per il modo di giocare che voglio io devono essere al massimo fisicamente. Quando sono arrivato, ho trovato dei giocatori in difficoltà e degli infortunati. Qualcuno non è ancora tornato, come Ruben Loftus-Cheek. Giochiamo ogni 3 giorni da quando sono arrivato, sempre partite decisive per me e per loro. Se pareggiamo al Milan significa perdere punti. Siamo sempre sul filo, non è facile fare una gestione”.
CHE PARTITA SARA’ DOMANI – “Mi aspetto una partita difficile, con grande intensità. Giocano molto diretto, davanti hanno giocatori veloci, hanno centrocampisti interessanti come Ricci. Hanno un’intensità che può mettere in difficoltà gli avversari, se non hai la stessa intensità e aggressività. Bisogna essere al massimo a tutti i livelli. Serve essere aggressivi e attenti. Dobbiamo prendere la partita in mano e portarla sulla strada che vogliamo noi”.
LA SFIDA È TRASFORMARE LA NEGATIVITA’ IN COSE POSITIVE? – “Io vivo tutto con intensità, passo 7-8-9 ore a lavorare. Porto il pc a casa e la mia famiglia non è contenta. Sono un appassionato, io e il mio staff lavoriamo tanto. Penso molto al presente. La mia sfida è dare il massimo di me stesso ogni giorno. Non ho paura di niente nella vita, ho perso i genitori quando ero giovane. È normale che si parli, ma io vado sulla mia strada e penso a cosa devo fare”.
PROBLEMI DELLA SQUADRA – “Ho individuato i problemi, ne parliamo ogni giorno e ci lavoriamo per avere successo”.
PRIMI 50 MINUTI DI MILAN-FEYENOORD – “Vogliamo quello. Stiamo crescendo, evolvendo positivamente, anche se non siamo al top. Questo mi dà fiducia. Possiamo essere più aggressivi e alti nel recupero della palla. Abbiamo lavorato su questo. A me piace una squadra corta, compatta e alta. Possiamo fare questo tipo di gioco, sempre con un equilibrio importante. Dobbiamo sapere quando andare a prendere gli avversari alti e non lasciare troppi spazi alle nostre spalle”.