Sinner ha concordato una squalifica di tre mesi con la Wada: il racconto del suo avvocato è da brividi

Jannik Sinner sta vivendo un momento molto complicato. Eppure, il suo 2025 era iniziato nel migliore dei modi con la vittoria dell’Australian Open per il secondo anno di fila. Pronostico rispettato per il numero uno al mondo, traguardo raggiunto lo scorso anno e che vuole assolutamente confermare anche in questa nuova stagione. Non potrà farlo però per i prossimi tre mesi: il tennista altoatesino si è accordato con la Wada per una squalifica fino ad inizio maggio in seguito al caso Clostebol, per il quale era attesa la sentenza del TAS di Losanna per la metà di aprile.
Di fronte alla prospettiva di uno o addirittura due anni di stop, Sinner ha preferito patteggiare, anche se non è stato semplice perché, come ha sempre ribadito, si sente assolutamente innocente. Non c’era alternativa migliore però, come ha ribadito anche l’avvocato di Sinner, Jamie Singer, che ha concesso ai microfoni di Sky News per parlare di questa situazione. In questa occasione ha raccontato anche della reazione del tennista prima dell’annuncio dell’accordo, ed è un racconto struggente.
Sinner squalificato, il racconto dell’avvocato
“Ci è voluto un po’ di tempo per convincerlo che era la cosa giusta da fare“ ha esordito Jamie Singer nella sua intervista. “Jannik dice di sentirsi trattato in modo piuttosto duro ma accetta che ognuno abbia la propria opinione” ha aggiunto l’avvocato di Sinner. D’altronde, l’altoatesino non si è mai nascosto e ha sempre detto di sentirsi innocente, sentimento che lo ha portato a giocare l’Australian Open con grande serenità e senza alcun tipo di remora.

“I tennisti non hanno l’opportunità di conoscere tutti i dettagli della vicenda, quindi esprimono opinioni ma forse i fatti meriterebbero di essere approfonditi maggiormente” le parole dell’avvocato Singer. Nel frattempo, la notizia della squalifica di tre mesi e del patteggiamento ha dato ampio sfogo agli esperti della polemica, i tantissimi colleghi di Sinner che nel corso di questi mesi hanno sempre giudicato in maniera negativa la vicenda. L’avvocato ha un pensiero anche per loro.
“Penso che i tennisti siano sempre falchi quando è un altro giocatore a essere coinvolto in una situazione simile e cercano di nascondersi quando sono invece loro a essere coinvolti” le parole di Singer, che poi aggiunge. “Tutto questo è molto ingiusto. Sinner è stato giudicato in un processo ‘da manuale’ sin dall’inizio. Non ci sono stati favoritismi. Semplicemente, le circostanze della sua positività sono state molto insolite“.