Il processo di rinnovamento prosegue sotto la rigida guida del tecnico lusitano, un allenatore intransigente sia dentro che fuori dal campo
La cura Conceição sta lentamente risanando il Milan. In tanti speravano che questo processo di guarigione potesse essere più veloce, magari illudendosi più del dovuto dopo la splendida vittoria della Supercoppa italiana nella magica notte di Riad. Va dato però atto che la scossa emotiva dettata dall’esonero è arrivata e ha consentito ai rossoneri di risalire la china.

Ovviamente, dato che di cura si tratta a tutti gli effetti, in questi mesi ci sono stati pure dei frangenti difficili da digerire. Uno su tutti la lite, a seguito del triplice fischio che ha sancito la vittoria sul Parma, tra il trainer portoghese e l’ex capitano Davide Calabria che ha portato quest’ultimo ad abbandonare anzitempo Milanello. Un addio ritenuto doloroso da molti supporters del Diavolo.
Tuttavia i risultati stanno dando piena ragione a mister Conceição. E fino a quando si proseguirà in questa maniera sarà deleterio mettere in discussione i metodi, all’apparenza spesso e volentieri rigidi, dell’uomo giunto al club di via Aldo Rossi per rimettere le cose al loro posto.
Gabbia nuovamente escluso, malgrado Tomori
Dopo Calabria rifilato al Bologna per due milioni sei mesi prima della naturale scadenza del contratto, dopo l’esule Morata piazzato in prestito in Turchia, il primo dei prossimi epurati ha tutta l’aria di essere Matteo Gabbia che, pure nel prossimo imminente impegno con l’Hellas Verona, dovrebbe essere escluso dalla formazione titolare.

Tutto lasciava presagire che il virgulto del settore giovanile rossonero potesse avere una chance dal primo minuto. Soprattutto a seguito della squalifica di Fikayo Tomori, espulso nel primo tempo durante la gara al Castellani di Empoli. Pare invece che Sergio Conceição abbia tutta l’intenzione di proporre Malick Thiaw nella formazione titolare.
Il messaggio che l’allenatore portoghese intende fare passare non è dunque di difficile decrittazione. Nell’avvenire del Milan, per le prossime stagioni, non ci sarà spazio per Gabbia che, dopo la breve parentesi al Villareal, è destinato a lasciare definitivamente i colori che con orgoglio indossa sin da quando è bambino.