Si parla solo dei problemi di atteggiamento e mentalità, ma il Milan ha anche grandi lacune di gioco che non aiutano

Male la prima. Il Milan ha perso la partita di andata dello spareggio col Feyenoord a Rotterdam: è 1-0 per gli olandesi, un risultato ampiamente ribaltabile al ritorno fra una settimana a San Siro. La verità però è che il Milan è stato graziato perché, considerata la prestazione dei rossoneri, gli avversari avrebbero potuto segnare tranquillamente più gol. Così invece la squadra di Conceicao può ancora farcela: e a rendere ancor più possibile il passaggio del turno è proprio questa imprevedibilità delle prestazioni milaniste.
La squadra è infatti in grado di alternare fra prestazioni di alto livello, come quella del derby di poche settimane fa, e prestazioni disastrose, come quella di Zagabria, di ieri e non così lontana da quella offerta qualche giorno fa in campionato. Da Empoli a Rotterdam, il Milan non è stato poi così diverso; a fare la differenza è stata la qualità dell’avversario, gli episodi e il contesto. Segnale evidente che no, i rossoneri non hanno soltanto un problema di atteggiamento.
Non è solo un problema di mentalità ma anche di gioco
Dal post Feyenoord-Milan non si legge né ascolta altro: il Milan ha approcciato male alla gara con il solito atteggiamento sbagliato e così via. Ed è tutto vero: questa squadra ha una gravissima fragilità mentale e questo è sotto gli occhi di tutti. Ne parlava Fonseca e ne ha parlato anche Conceicao, ed è stato anche questo che ha portato la società a cambiare molto sul mercato e fare una piccola rivoluzione, ma il problema ha radici ben più profonde. E a questo si aggiungono anche problemi di natura tecnica e tattica.

Abbiamo ripetuto più volte e lo faremo anche adesso: da quando è arrivato, Conceicao non ha mai avuto una settimana libera da impegni per lavorare come si deve sul campo. Ed è quello di cui avrebbe bisogno il Milan per risolvere alcune grosse lacune, in entrambe le fasi. Di tempo però non ce n’è, anche per colpe proprie (se vinci a Zagabria vai agli ottavi e ti risparmi due partite in più), e lavorare su alcuni concetti è difficile.
Questo porta il Milan a non avere delle solide basi di gioco sulle quali fare affidamento nei momenti più difficili. Ogni grande squadra può contare sempre sulla propria struttura di gioco nelle situazioni di partita complicate. Il Milan non può farlo perché queste basi solide non le ha e non è ancora riuscito a costruirle. E probabilmente non riuscirà a farlo da qui a giugno. Dopodiché, Conceicao non avrà più alibi. Se resterà.