Sergio Conceicao: “Le bugie mi infastidiscono. Sono al Milan perché credo in questo club”

Domenica derby Milan-Inter, oggi Conceicao ha parlato in conferenza stampa: ecco tutte le sue dichiarazioni.

Sergio Conceicao allenatore del Milan in conferenza stampa
Milan-Inter, Sergio Conceicao: la conferenza stampa in diretta (LaPresse) – MilanLive.it

Dopo la deludente sconfitta contro la Dinamo Zagabria in Champions League, il Milan torna a concentrarsi sulla Serie A. Domani a San Siro c’è l’atteso derby contro l’Inter e bisognerà entrare in campo con tutt’altro spirito.

Sergio Conceicao in Croazia ha sottolineato che è mancata la base alla sua squadra, ovvero l’atteggiamento aggressivo e la fame che bisognerebbe avere quando si affrontano le partite. Nella stracittadina milanese le motivazioni dovrebbero venire da sole, quindi si aspetta una reazione anche d’orgoglio da parte dei suoi giocatori. Di questo e non solo ha parlato nella conferenza stampa di oggi dalle ore 13:30. Di seguito la diretta testuale.

LIVE – Sergio Conceicao: la conferenza stampa pre Derby

PRIMO TEMPO EQUILIBRATO IN ARABIA – “L’equilibrio è importante, bisogna guardare i punti forti dell’avversario e anche i nostri giocatori per equilibrare a livello di organizzazione. L’Inter non è cambiata da quando l’ho affrontata col Porto, hanno lo stesso allenatore da anni e tutti si conoscono bene. Questo rende tutto più facile per l’Inter. Noi dobbiamo capire cosa fare per contrastare le loro dinamiche di gioco palla al piede e quali debolezze hanno, come tutte le squadre”.

COME HA VISSUTO QUESTI GIORNI – “Sicuramente il mercato dura troppo, un mese. Questo muove qualcosa dentro a livello emozionale, non è positivo quando ci sono tante partite e poco tempo per lavorare. Può essere pericoloso. Stiamo lavorando tanto sulle situazioni di gioco, sappiamo cosa dobbiamo fare. A volte mi dà fastidio che vengono scritte bugie che aggiungono difficoltà alla situazione che abbiamo. Se avete dubbi, io sono pronto a parlarne direttamente. Ci sono bugie che fanno male. I giocatori seguono i social media e non è facile gestire il gruppo, con tutte queste notizie e con tante cose da migliorare sul campo. A volte devo gestire cose che non mi appartengono”.

QUALI BUGIE – “Non voglio parlare di queste cose. Dobbiamo concentrarci nel lavorare nel migliore dei modi per fare una bella partita e vincere. Questo è un periodo delicato, perché si parla tanto di mercato e altre cose. Quando capita un risultato negativo come quello in Champions, ancora di più… Non mi arrabbio quando scrivete che la squadra non gioca bene, ma ci sono cose che vanno al di là del mio raggio di azione. Ciò che viene da fuori e non è la verità interferisce sul gruppo. Per me è importante parlare di Inzaghi e dell’Inter, il lavoro è stato focalizzato su questo”.

TOMORI – “Conto su tutti i giocatori. L’ho detto anche a loro che al Porto ci sono stati circa dieci giocatori che se ne sono andati a zero giocando al massimo fino all’ultimo giorno, uno di questi è Taremi che è andato all’Inter. Il mercato non deve interferire sulle mie scelte, io ho fiducia in tutti”.

GIMENEZ – “Non posso parlarne, non è ancora ufficiale. È un bel giocatore, non è una novità…”.

RIVOLUZIONE NECESSARIA? – “Uno-due giocatori non è cambiare tanto… Sicuramente nei media va meglio parlare di mercato che dell’Inter, lo capisco. C’è Milan-Inter, tutti nel mondo guardano questa partita, non mi va di parlare di mercato ora. Se volete una conferenza stampa per parlare di mercato, la faremo, non è un problema”.

SORPRESO DOPO LA SUPERCOPPA ITALIANA? HA PORTATO LA SCOSSA? – “C’è tanto da migliorare, senza dubbio. Ogni allenatore vuole la perfezione. Qui dobbiamo lavorare per avere la base, poi la perfezione è a un altro livello. Io come allenatore ho sempre le valigie pronte, gli allenatori sono così. Non ho parlato con 13 club che mi hanno chiamato dopo il Porto e dove potevo guadagnare dieci volte di più. Sono qui al Milan perché credo in un grande club storico, so che il momento è uno dei peggiori e questa consapevolezza è la base per lavorare. Stiamo lavorando su questo”.

CONDIZIONI GABBIA, THIAW E WALKER – “Walker sta bene, è una soluzione per domani. Thiaw ha fatto il primo allenamento oggi, si sente bene, però non è in condizioni ottimali. Gabbia è tornato ad allenarsi oggi dopo la botta al polpaccio presa a Zagabria, era uscito per quello. Sono a disposizione per domani, anche se non al top”.

ATTACCANTE TITOLARE – “Vediamo…”

CONCEICAO SEMPRE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI? – “Io vivo le partite con passione ed emozione, ma non sono sempre arrabbiato. A volte lo sono… Il mio carattere è questo, a volte non c’è nervosismo anche se gesticolo tanto”.

INZAGHI SUL PRIMO GOL DEL MILAN IN ARABIA – “Ha la sua opinione, io ho la mia. Quella partita è passata. Simone avrà le sue ragioni, anche a me è successo di criticare gli arbitri”.

PREOCCUPA PIU’ L’INTER O ATTEGGIAMENTO DEL MILAN? – “Io sono più preoccupato di quello che facciamo noi. Ovviamente guardiamo anche gli avversari per vedere i punti forti e di debolezza, però il 70% del lavoro è focalizzato su di noi”.

ALVARO MORATA – “Io parlo ogni giorno con i giocatori, a volte parliamo anche tanto. C’è tanto da parlare. Le situazioni di mercato sono quelle che sono… Quando c’è un matrimonio serve la volontà di tutti, è un po’ così”.

ASSENZA FOFANA – “Avremmo voluto averlo, giocherà un altro, fiducia a tutti…”.

MILAN-INTER – “Non c’è un favorito in queste partite. Ovviamente se c’è più tranquillità, è meglio, ma non è possibile. Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. Io devo fare l’allenatore, i giocatori devono fare i giocatori. Ogni partita è diversa”.

COME GIUDICARE IL SUO LAVORO DOPO UN MESE – “Non è facile per un allenatore a cui piace il campo lavorare sui momenti di gioco più sui video che sul terreno. A livello emozionale ho cercato di portare quello che sono io, all’inizio a Riyad hanno capito che c’era bisogno di energia positiva e di avere la luce negli occhi quando si gioca a calcio, come quando siamo bambini. Questa passione e questa voglia cerco di trasmetterle ogni giorno, sono così. A livello di gioco sento che siamo distanti rispetto a quello che voglio io. A me piace una squadra corta, con tanta intensità, che pressa alto, che concede poco e crea tanto offensivamente. In questo momento non ho i giocatori per fare questo, dunque giochiamo diversamente. Sto cercando di dare un equilibrio alla squadra, abbiamo poco tempo. Difficile dare intensità e velocità alla squadra. Sapevo prima di firmare il contratto quante partite c’erano. Pensavo di poter trasmettere comunque quello che volevo, ma non è facile. I duelli e l’aggressività di allenano, come altre cose, però non riusciamo a farlo abbastanza. Cercheremo di cambiare e ce la faremo. Non si può andare più giù di Zagabria, miglioreremo.”.

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