Sono giornate molto calde su un fronte di mercato importante per il club rossonero: la scelta definitiva potrebbe arrivare a breve.
Nonostante le note necessità della squadra, il Milan non ha preso ancora nessun rinforzo in questa finestra invernale del calciomercato. I tifosi sono un po’ in agitazione e sperano in un’accelerata nelle prossime ore.
A Sergio Conceicao servono due-tre innesti per alzare il livello e provare a conquistare la qualificazione alla prossima Champions League. Chiaramente, per acquistare è necessario anche cedere e purtroppo anche su questo fronte c’è calma apparente. La cessione di Noah Okafor è sfumata a causa della decisione presa dal Lipsia dopo le visite mediche, considerate non convincenti. Lo svizzero rimane sul mercato e non è l’unico che può lasciare Milanello. Luka Jovic è un altro candidato forte.
Calciomercato Milan, affare dalla Premier League: cosa sta succedendo
Non è un segreto che il Milan stia valutando la possibilità di prendere Rashford dal Manchester United, però la trattativa non è ancora decollata. La società rossonera nei giorni scorsi ha avuto dei contatti con l’entourage e ora è in attesa.
Secondo quanto spiegato dal giornalista Gianluca Di Marzio di Sky Sport, il giocatore si è preso ancora delle ore per decidere la sua prossima destinazione. Su di lui rimane vivo l’interesse di altre squadre, soprattutto Barcellona e Borussia Dortmund. La risposta di Rashford dovrebbe arrivare entro 24-48 ore. Non rimane che aspettare per capire cosa succederà.
Matteo Moretto di Relevo conferma che l’inglese non ha ancora preso una decisione, però non ci sarebbe una deadline. Attualmente non c’è alcun accordo economico tra il Milan e il Manchester United, le parti sono distanti. Il Barcellona è in corsa e sta cercando di fare spazio in squadra per prendere Rashford. Sullo sfondo la Juventus, che ha altre priorità ora, e alcune squadre di Premier League.
Per quanto concerne il pagamento dello stipendio del calciatore, Moretto rivela che il Manchester United vorrebbe pagare meno del 50%, dunque per la maggior parte dovrà farsene carico la società acquirente. Può ancora succedere di tutto.