Tiene banco il caso doping per Jannik Sinner, l’ultima rivelazione in merito ha spiazzato tutti. Le dichiarazioni a sorpresa
Inizia con il piede giusto il 2025 di Jannik Sinner. L’Australian Open è finalmente iniziato e il primo round è stato superato in scioltezza: tre a zero a Jarry e adesso subito testa al secondo turno. L’altoatesino, reduce da un 2024 da sogno, ha un solo obiettivo in testa: difendere lo slam vinto un anno fa e confermarsi il migliore al mondo. Lo stato di forma è dei migliori: si è preparato con grande cura come sempre, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Sinner ha trascorso un periodo di riposo a Monte Carlo ed è lì che ha svolto la preparazione a questo primo torneo del 2025, durante il quale spera di ripetere le stessa gesta dello scorso anno. Non sarà semplice perché, lo sappiamo, ripetersi è sempre complicato ma il livello del suo tennis è sempre più alto e già in questa prima uscita contro Jarry ha dimostrato alcuni piccoli miglioramenti. I dettagli, come sempre, fanno la differenza.
Squalifica Sinner, la rivelazione di Vagnozzi
Jannik è costretto a giocare questo importante slam con il dubbio di una possibile squalifica per il caso Clostebol. Il TAS di Losanna ha fatto sapere che l’udienza è stata fissata fra il 16 e il 17 aprile (si svolgerà a porte chiuse), quindi nel pieno della stagione: solo allora il tennista italiano saprà se subirà o meno uno stop – si parla di uno o due anni. Lui si è detto molto tranquillo perché “sono sicuro di essere innocente e per questo continuo a giocare“.
Intervenuto alla Gazzetta dello Sport, l’allenatore Simone Vagnozzi ha parlato proprio della questione doping e di come lui e il suo staff hanno gestito la situazione fino ad oggi: “Lo abbiamo fatto con la consapevolezza che non ha fatto niente di male e che non ha commesso alcun errore. Inoltre, il tennis è uno sport che ti insegna ad affrontare situazioni diverse e a risolvere problemi. Per giocarci devi imparare ad adattarti a quello che accade in campo“.
Vagnozzi ha poi aggiunto altri importanti dettagli: “Abbiamo cercato di restare sempre concentrati sulle partite, sui programmi e sugli allenamento, provando a parlare il meno possibile della situazione. E continueremo a farlo anche nei mesi prossimi, a partire da questo Slam che per Jannik è molto importante. Sono queste le cose che possiamo controllare, tutto il resto no“. Insomma, testa e cuore solo sul campo. Che è l’unica cosa che conta.