I rossoneri possono prendere soltanto uno dei due: la scelta è semplice, l’inglese da prendere è solo uno per svoltare
Il Milan è in trattativa con Kyle Walker e Marcus Rashford. Il primo arriverebbe a titolo definitivo: sembra possa liberarsi a costo zero dal Manchester City ed è disposto a dimezzarsi lo stipendio. L’idea di vestire la maglia rossonera gli piace e sta parlando con il suo entourage per arrivare ad una soluzione. Il secondo, invece, è un’occasione in prestito: il Manchester United vuole liberarsene e, pur di farlo, ha aperto alla cessione a titolo temporaneo con anche un contributo al pagamento dello stipendio.
Fra le due, la trattativa più semplice, anche per ragioni di natura economica, è quella per Walker. Più complicato arrivare invece a Rashford, per il quale servirebbe anche uno sforzo da parte di RedBird (ed è questo il grosso limite per questa trattativa). Il problema è che, purtroppo, il Milan può prenderne soltanto uno. Da regolamento della Lega Serie A, è possibile tesserare un solo giocatore britannico per stagione. La scelta fra i due però è piuttosto semplice.
Perché l’inglese da prendere è Rashford
La premessa è d’obbligo: Walker è un campione, un giocatore di altissimo livello che porterebbe al Milan non solo qualità tecniche e fisiche ma anche personalità, leadership e mentalità. Con Pep Guardiola ha alzato il suo livello ed è diventato uno dei migliori al mondo nel ruolo. Inoltre, risolverebbe il problema terzino destro, cosa che non è riuscito a fare Emerson Royal. Dall’altra parte però c’è la scelta migliore.
Se puoi prendere soltanto uno dei due, allora è Rashford l’acquisto da fare. Perché è nel pieno della sua carriera (27 anni contro i 34 di Walker), perché migliorerebbe il Milan dal punto di vista realizzativo, perché ti permetterebbe di giocare col 4-4-2 quando ce n’è l’occasione (il modulo preferito da Conceicao) e perché parliamo di un grande giocatore. E siccome al Milan serve anche una scossa dal punto di vista emotivo, acquistare un grande giocatore faciliterebbe il lavoro.
Ci sono controindicazioni? Forse solo una, cioè la convivenza con Rafael Leao. Rashford ha spesso detto di preferire il ruolo di esterno a sinistra, ma con un certo lavoro sul piano tattico questo è certamente un aspetto risolvibile. Con lui si può pensare ad un 4-3-3, con l’inglese unica punta e Leao a sinistra o, come detto, ad un attacco a due con Morata a fare lavoro sporco senza palla e Rashford e Leao ad alternarsi fra dentro e fuori.
In ogni caso, l’aspetto tattico in casi come questo è importante ma non troppo: se hai la possibilità di prendere Rashford, a qualsiasi condizione, lo prendi a basta, ci penserà poi il bravo Conceicao a trovare una soluzione per come farlo convivere con il resto degli attaccanti. Insomma, Walker servirebbe tantissimo ma è Rashford quello che permetterebbe a questa squadra di fare un salto di qualità. E purtroppo c’è spazio solo per uno.