Conceicao ha parlato ai microfoni dei giornalisti al termine del match di campionato disputato stasera a San Siro: ecco le sue dichiarazioni.
Nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari erano state molto chiare le parole di Sergio Conceicao: “La Supercoppa Italiana è il passato, in un club come questo non si può avere già la pancia piena“. Si aspettava una prestazione importante e soprattutto una vittoria per la sua partita di debutto in Serie A, ma purtroppo è arrivato solo un pareggio 1-1 con una prova non convincente.
La squadra era partita abbastanza bene, aggressiva, poi ha avuto un calo di intensità e ha commesso vari errori nella metà campo avversaria. Nel secondo tempo è andata in vantaggio con Alvaro Morata, ma poco dopo ha subito il pareggio di Zortea anche a causa di un errore inaspettato di Mike Maignan. Le occasioni per tornare in vantaggio ci sono state, purtroppo sprecate.
Milan-Cagliari: le dichiarazioni di Conceicao
Conceicao ha parlato così a Sky Sport al termine di Milan-Cagliari: “Mi aspettavo molto di più a tutti i livelli. Sono allenatore da 13 anni, forse il primo tempo è stato il più debole che ho avuto considerando la qualità della squadra. Ci è mancata vivacità e anche ritmo alto. Dovevamo trovare gli spazi con movimenti diversi, di supporto e di profondità, dovevamo fare quello che abbiamo preparato. Non siamo stati bravi e intelligenti. Nel secondo tempo un po’ meglio, abbiamo sbagliato delle occasioni. Capisco che la strategia degli avversari sia perdere tempo, non c’è problema, però l’arbitro doveva dare più di 5 minuti di recupero. Non è una scusa, neppure la stanchezza per la Supercoppa, dovevamo fare molto di più”.
NELLE PARTITE PIU’ FACILI IL MILAN CALA – “Ci sono un mix di ragioni, un p’ mentali, un po’ fisiche. Dobbiamo fare tanto lavoro per migliorare, ci sono stati periodi della partita che non mi sono piaciuti per niente. Dobbiamo uscire da questa situazione. Il pareggio è come perdere la partita, è perdere dei punti Sono arrabbiato, non abbiamo fatto tutto quello che abbiamo preparato. Dobbiamo lavorare”.
NON TROVANDO SPAZI IN MEZZO, NON SI CERCAVA DI ALLARGARE IL GIOCO – “Vero, ci è mancata un po’ di ampiezza. Leao aveva bisogno di supporto e movimenti diversi, idem Pulisic dall’altra parte. C’è tanto da lavorare e da migliorare. Questo è uno dei problemi”.
ATTACCANTI DEL MILAN TROPPO GENEROSI – “Sono altruisti e questo va bene, mi piace, però in certi momenti devono fare cose più semplici. A volte sembra che vogliono fare il tocco magico… Davanti alla porta serve essere egoisti. A volte cerchiamo cose difficili, ma il calcio è semplice”.
REGOLE E DISCIPLINA – “È il mio modo da fare da tanti anni. Non sono arrivato qua e devo fare per forza certe regole. Sono cose semplici legati all’orario, all’allenamento e al coinvolgimento quotidiano nel lavoro necessario per migliorare. Se sono venuto qua a metà stagione, c’era qualcosa che non andava. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e capire cosa migliorare. Se saremo rigorosi ed esigenti ogni giorno fuori dalla partita, lo saremo molto di più anche nella partita”.