Con Sergio Conceicao cambia anche il futuro di Fikayo Tomori: perché l’allenatore lo ha preferito a Gabbia in Supercoppa? Il motivo è, anche, tattico
Un po’ a sorpresa, Sergio Conceicao ha schierato Fikayo Tomori dal primo minuto contro Juventus e Inter in Supercoppa Italiana. Non bene contro i bianconeri, leggermente meglio nel derby ma il gol di Mehdi Taremi è un errore di valutazione della profondità che né lui e né Malick Thiaw possono permettersi a questi livelli. L’inglese è però giustificato: non giocava da tempo e con Paulo Fonseca aveva perso motivazioni.
La scelta di Conceicao potrebbe cambiare le strategie del mercato: il Milan, infatti, stava valutando la cessione dell’ex Chelsea, con la Juventus in prima fila pronta per l’assalto. Prestito con diritto di riscatto a 20-25 milioni: era questa l’idea dei bianconeri, adesso però è congelata perché con il nuovo allenatore è tutto in gioco. A breve ci sarà un confronto fra il tecnico e la dirigenza per fare il punto della situazione sul mercato: a differenza di quanto accaduto con Fonseca, stavolta Ibrahimovic, Furlani e Moncada collaboreranno con l’allenatore (come succede in ogni normale club). Ma perché Conceicao ha deciso di puntare su Tomori e non su Gabbia? C’è ovviamente una spiegazione (anche) tattica.
Fra le tante cose che non funzionavano nel Milan di Fonseca, c’era sicuramente la prima pressione, quasi sempre scoordinata, e questo portava la squadra a sfilacciarsi e a creare enormi buchi fra i reparti. Abbiamo visto spessissimo in questi mesi i rossoneri subire attacchi frontali da parte di centrocampisti e attaccanti avversari, troppo liberi di attaccare la porta di Mike Maignan. Questo per Conceicao non è ammissibile.
Uno dei punti di forza del suo Porto è sempre stata la solidità e la compattezza: squadra sempre corta, con ogni reparto pronto ad intervenire in caso di superamento di linee di pressione avversaria. Ed è quello che vuole portare anche al Milan e questo spiega la scelta di Tomori (e, di conseguenza, anche la possibile valorizzazione di Pavlovic più avanti): se la linea difensiva deve accorciare in fase di pressing, è inevitabile che si crei tanto spazio alle spalle. Spazio che l’inglese, dotato di grande velocità e abile nel duello uno contro uno – cosa che lo ha letteralmente esaltato nel sistema a uomo di Pioli -, può recuperare in caso di necessità. Ecco, nel caso di Taremi non è riuscito a farlo, ma quello è un disastro che nasce ancora prima. Questo spiega quindi l’utilizzo di Tomori e il possibile cambio di strategia sul mercato, a meno che non arrivino offerte irrinunciabili da 30 milioni in su; in quel caso, però, il Milan dovrebbe comunque comprare un sostituto con caratteristiche simili. Ne vale la pena?