Dani Olmo può essere un’ipotesi per il mercato invernale del Milan? Ne ha parlato Alessandro Jacobone a Zona Rossonera.
In questi giorni c’è grande fermento a Barcellona per quanto riguarda le situazioni di Dani Olmo e Pau Victor, che non risultano più iscritti come giocatori del club catalano. La Liga ha comunicato ufficialmente che il Barça “non ha presentato alcuna alternativa che, in conformità con le norme di controllo economico, gli consenta di tesserare qualsiasi calciatore dal 2 gennaio“. Il mancato rispetto delle norme finanziarie stabilite dalla federazione calcistica spagnola ha provocato questa situazione.
Il Barcellona sta facendo di tutto per registrare Olmo, che tramite il suo agente ha fatto sapere di voler continuare a vestire la maglia blaugrana e di non voler esercitare la clausola che gli permetterebbe di liberarsi a zero in caso di mancata iscrizione. Per cercare di risolvere la situazione, la società aveva provveduto a vendere dei posti VIP del futuro Camp Nou per i prossimi 20 anni a circa 100 milioni di euro. Venerdì 3 gennaio potrebbe essere una giornata importante per capire cosa succederà. Il Barça rischia di non poter schierare il nazionale spagnolo, che potrebbe trasferirsi in prestito per la seconda metà della stagione. Sembra che in casa Milan qualcuno ci stia pensando.
Calciomercato Milan, Olmo-Barcellona: Jacobone analizza la situazione
Alessandro Jacobone è il primo che ne ha parlato e a Zona Rossonera, trasmissione settimanale di Calciomercato.it, ha spiegato la situazione di Olmo: “Con questo blocco amministrativo, il Barcellona rimane proprietario del giocatore ma non può schierarlo. È come quando si è proprietari di un’auto, abbiamo delle multe da pagare e scatta un blocco amministrativo che non ci permette di usarla. Il calciatore può comunque essere ceduto. I blaugrana si trovano in una situazione molto complicata: la scadenza già è andata. A meno che non vogliano fare una guerra e cambiare le regole, con la Liga che decide di chiudere un occhio, probabilmente Olmo non potrà essere utilizzato dal Barcellona per i prossimi mesi“.
Secondo Jacobone, il Milan avrebbe le carte giuste da giocarsi per convincere la dirigenza blaugrana e Olmo a fare un’operazione in prestito: “Ci sono PSG, Chelsea e Liverpool con i quali il Milan non compete, visto che sono club che possono offrire cifre molto superiori. Però i rossoneri hanno l’opportunità di lanciare un salvagente al Barcellona con un prestito, magari pagando anche lo stipendio, che è di 5 milioni netti. Che il giocatore resti fermo non conviene né a lui né al Barça. Il club catalano potrebbe prestarlo in un campionato competitivo a una squadra blasonata a cui era già stato vicino in passato e che apprezza. A Olmo il Milan piace. Sarebbe un parcheggio per fargli poi proseguire la sua carriera a Barcellona“.
La società rossonera farebbe bene a effettuare un tentativo concreto. Jacobone aggiunge dei concetti importanti: “L’opportunità di prestito è la soluzione migliore. PSG, Chelsea e Barcellona non fanno da stampella al Barcellona. È un’occasione che il Milan può cogliere per un giocatore che sposterebbe gli equilibri, soprattutto visto che Okafor è in uscita ed è un giocatore che ha deluso, forse è deluso anche da se stesso. Il Milan potrebbe avere bisogno di Olmo: la sua qualità è indiscutibile. È un’operazione come quella che Galliani fece con Beckham per due anni di fila. La logica dell’operazione sta in questi dettagli. Non nel dire che il Milan concorre con Chelsea, Liverpool o PSG, dato che questi possono offrire stipendi faraonici“.
Anche se a qualche tifoso potrebbe non piacere l’idea di andare in soccorso del Barcellona, Jacobone ritiene che per prendere uno come Olmo ne varrebbe la pena: “So che anche la Juve stava fiutando l’affare, perché è un’operazione intelligente. Però devono crearsi i presupposti: in primis che la Liga ufficializzi che Olmo non può giocare, poi il ragazzo vuole restare a Barcellona ma non può star fermo sei mesi. Da qui può nascere un prestito, una stampella che può servire per arrivare in Champions. Io ci penserei. Il Milan di oggi un’operazione del genere la può e la deve fare“.