Non solo le difficoltà sul campo da gioco. Un improvviso lutto colpisce il Barcellona: club catalano devastato dal dolore
L’inizio del 2025 del calcio fa rima con Supercoppa. Nei primi giorni di gennaio, infatti, sono in calendario le Final Four delle Supercoppe italiana e spagnola. In particolare, l’8 gennaio è in programma Athletic Bilbao-Barcellona cui seguirà, il giorno dopo, Real Madrid-Maiorca.
Dunque, sulla carta l’impegno più difficile è quello che attende il Barcellona. I baschi, storicamente un osso duro anche per le grandi di Spagna, stanno attraversando un ottimo momento di forma come testimonia l’attuale quarto posto in Liga a quota 36 punti, a solo due lunghezze di distanza dai blaugrana.
Discorso inverso per i catalani che nelle ultime 5 in campionato hanno pareggiato e vinto una sola volta (in trasferta contro il Maiorca, un roboante 5-1), un ruolino di marcia che ha spianato la strada al doppio sorpasso da parte del Real Madrid e dell’Atletico Madrid che al momento guarda tutti dall’alto pur con un match in meno (al pari delle merengues).
Insomma, è vero e proprio periodaccio nero, quello degli uomini di Hansi Flick, visto che alle difficoltà sul campo si aggiunge la notizia di un lutto che ha fatto precipitare nello sconforto il club catalano.
Barcellona in lutto: addio a Hugo Sotil, spalla di Cruyff nel Barça campione nel ’74
II calcio peruviano e il Barcellona piangono la scomparsa, all’età di 75 anni, di Hugo Alejandro Sotil Yerén. La leggenda del calcio sudamericano fu protagonista con la maglia blaugrana negli anni ’70 al fianco di Johan Cruyff lasciando un segno indelebile sia come calciatore sia come uomo.
Infatti, Hugo Sotil conquistò il campionato del 1973-74, passato agli annali per lo 0-5 inflitto al Real Madrid al Santiago Bernabéu in cui realizzò il quinto gol di testa nonostante fosse alto solo 1.70 metri. Dunque, la leggenda del calcio peruviano fu una pedina fondamentale di quel Barcellona che tornò al successo dopo 14 anni di astinenza e che annoverava nelle sue file, come detto, Cruijff, Rexach, Marcial e Juan Carlos.
Non così fortunate le sue successive stagioni. Il club catalano ingaggiò Johan Neeskens (scomparso lo scorso 6 ottobre) assicurando a Sotil che in breve tempo sarebbero arrivati i documenti per la sua naturalizzazione dato che all’epoca era consentito il tesseramento di soli due stranieri per squadra.
Tuttavia, siccome per le pastoie burocratico i documenti tardavano ad arrivare, rimase a lungo inattivo e cominciò ad avere anche problemi personali. Ragion per la quale, lasciò la Spagna nel gennaio del 1977 per fare ritorno in patria, in Perù, dove si laureò due volte campione nazionale con i colori dell’Alianza Lima. E ora, come detto, la ferale notizia della sua scomparsa che unisce nel dolore i tifosi peruviani e del Barcellona.