Ore caldissime in via Aldo Rossi. La dirigenza rossonera ha avviato la propria rivoluzione copernicana con l’esonero di Fonseca
Chiudere l’anno con il botto, il Milan ha deciso di farlo in grande stile. Che le strade tra mister Paulo Fonseca e il club rossonero fossero destinate a dividersi lo avevano compreso più o meno tutti. Che ciò potesse avvenire proprio in chiusura dell’anno solare è invece tutt’un altro discorso. Ora sono tante le carte in tavola che potrebbero cambiare, a partire dal parco attaccanti.
Il breve trascorso di Fonseca sulla panchina meneghina è stato insoddisfacente, inutile girarci attorno. Se così non fosse stato, non si sarebbe arrivati all’esonero. Non vanno però trascurati anche gli acuti, i bei momenti che ci sono stati, con alcuni risultati di prestigio messi a referto. Su tutti il ritorno alla vittoria nel derby della Madonnina dopo le sconfitte a ripetizione e lo scalpo del Real preso nientemeno che al Bernabeu.
Tutto ciò non è stato sufficiente affinché l’idillio decollasse. Il tecnico portoghese ha pagato a caro prezzo il cattivo rapporto con alcuni pezzi grossi dello spogliatoio e una gestione sin troppo intransigente, orientata più al muro contro muro che al venirsi incontro. La scelta sul suo successore è caduta comunque in terra lusitana e con Sergio Conceiçao al comando è lecito aspettarsi anche qualche accorgimento tattico.
Con Conceiçao modulo a due punte: più spazio per Camarda
Uno degli aspetti su cui ci si aspetta che il tecnico, tre volte vincitore della Primeira Liga sulla panchina del Porto, intervenga è la disposizione offensiva. È acclarato che si vedrà sempre più spesso un Milan con due punte di ruolo contemporaneamente in campo dal primo minuto.
Questo significa che Tammy Abraham e Álvaro Morata nel nuovo canovaccio cominceranno le gare affiancati sin dal principio, con Luka Jović a fungere da prima riserva pronta a subentrare. Tuttavia non si può fare a meno di considerare che anche il percorso in rossonero del centravanti serbo sia ormai giunto al capolinea ed è qui che entra in gioco Camarda.
L’utilizzo di due attaccanti fatti e finiti già a partire dal fischio d’inizio potrebbe rappresentare un notevole incremento per le chance concesse all’attuale gioiello della cantera milanista. Camarda ha da tempo fatto capire di essere pronto a giocare anche nei più prestigiosi palcoscenici senza alcun timore reverenziale.
Certo, l’impiego del sedicenne prodigio sarà oculato e calibrato anche sulla base delle esigenze del Milan Futuro, visto che la formazione secondaria è impegnata in una serratissima lotta salvezza in serie C. Resta il fatto che per Camarda l’avvento di Sergio Conceiçao alla conduzione tecnica potrebbe rappresentare un ulteriore trampolino di lancio.