Il calcio italiano è ammutolito: altro straziante lutto che è una vera e propria batosta per tutti i tifosi e gli appassionati
Il calcio italiano non si ferma mai. Durante le festività natalizie, infatti, il pallone si è fatto largo tra panettoni, brindisi e tombolate in famiglia. In particolare, il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, in scia al tradizionale Boxing Day della Premier League, è andato in scena il 19esimo turno della Serie B.
Un evento che ha incontrato il favore dei tifosi e degli appassionati dal momento che sono stati staccati 117 mila tagliandi, molto più dei 94 mila biglietti venduti della media stagionale. Insomma, il calcio che non si ferma neanche a Natale piace ai tifosi.
Ciò che, invece, detestano e che li addolora è il fatto che purtroppo neanche durante il periodo natalizio si fermano i lutti dato che devono fare i conti un altro doloroso addio. Il mondo del calcio piange la scomparsa di Marco Cacciatori, detto ‘Cacetta’, che si è spento all’età di 68 anni dopo aver lottato di fatto per tutta la vita contro il tumore.
Addio a Marco Cacciatori, il più grande bomber della Carrarese
Il primo gli venne diagnosticato quando aveva solo 23 anni ed era nel pieno della carriera che lo avrebbe portato a diventare il bomber per eccellenza della Carrarese scrivendo pagine indelebili della storia del club apuano: 60 i gol in 157 apparizioni con la maglia gialloblù.
Attaccante dal sinistro potente e dallo stacco aereo imperioso, dopo un avvio di carriera che si snoda esclusivamente in Serie D e dopo aver messo a segno 25 reti in 34 partite con la Carrarese nella stagione 1977-1978 guidando gli apuani alla vittoria del campionato, nell’estate del 1978 Cacciatori passa al Perugia in Serie A per un triplo salto di categoria.
Guidato da Ilario Castagner, quel Perugia conquistò il secondo posto, alle spalle del Milan, da imbattuto, record eguagliato solo dal Milan del 1991-92. Memorabile il suo esordio: contro l’Inter, a ‘San Siro’, Cacciatori realizza a quattro minuti dal triplice fischio il gol del definitivo 1-1. È l’unico gol in stagione in cui colleziona 13 presenze.
L’anno dopo Cacciatori si trasferisce al Vicenza, appena retrocesso fra i cadetti, nell’operazione che porta Paolo Rossi in Umbria. Con i biancorossi gioca solo due match, poi, dopo aver accusato un malore in allenamento, gli viene diagnosticato un tumore a un testicolo.
Dopo tre anni di stop per sottoporsi alle relative cure ritorna in campo nella stagione 1983-1984 con la Carrarese, in Serie C1, mettendo a referto 14 reti su 29 match, per poi chiudere la carriera, a 35 anni, con il Pietrasanta, tra i dilettanti, dopo aver militato nella Reggiana, nel Montevarchi, nella Sarzanese e nella Pistoiese. Ma ora, come, detto, un altro tumore, al polmone, lo ha strappato all’affetto della moglie e del figlio intorno ai quali, commossi, si stringono tutti i tifosi.