Alvaro Morata e Tammy Abraham hanno numeri da centravanti di riserva, come era giusto attendersi. Il Milan ha deciso di rimandare il problema del bomber
Poco più di 1100 minuti per Alvaro Morata con la maglia del Milan. L’attaccante spagnolo è stato costretto a saltare la sfida di venerdì per via della febbre alta, causata dalla tonsillite.
Oggi i suoi numeri sono più o meno in linea con quanto ha fatto mediamente nella sua carriera. Morata, d’altronde, non è mai stato un bomber che ha superato i 20 gol con facilità. Se il capitano della Roja dovesse andare al giro di boa con un paio di reti in più, sarebbe, dunque, perfettamente in media con chi si aspettava da lui una quindicina di centri stagionali.
Chiedere di più a Morata, però, appare sbagliato. A 32 anni, il madrileno non può certo vivere il momento migliore della sua carriera. L’ex Atletico Madrid avrebbe lo status perfetto per svolgere il ruolo di riserva, ma al Milan hanno fatto altre scelte, decidendo di affiancargli un centravanti, che in una grande squadra non potrebbe che fare il sostituto. Ma anche l’avventura di Tammy Abraham in rossonero sta rispettando le attese: l’inglese, come Morata, ha realizzato cinque reti. Aspettarsi di più da un giocatore, reduce da un grave infortunio (arrivato in prestito), sarebbe stato anche in questo caso sbagliato.
Milan, un fallimento atteso: la colpa è di chi ha scelto
Il Milan per il suo reparto offensivo ha speso solamente i soldi del cartellino di Alvaro Morata, 13 milioni di euro. Basta questo per capire che i numeri rispettano le attese. Chi pensava ad altro, sbagliava o voleva solo illudersi che le cose potessero andare diversamente.
Il Milan, con la sua dirigenza, ha deciso di sperperare i soldi, spendendoli per Emerson Royal e Pavlovic, senza andare a colmare una lacuna importante come quella del centravanti. Ancora una volta, dunque, si è deciso di rimandare il problema ad un’altra estate.
Il Diavolo così è l’unica squadra tra le big a non avere un vero centravanti, per scelta o per incapacità cambia poco. Così a giugno il bomber dovrà essere la priorità ad ogni costo. Se l’obiettivo in estate era davvero Zirkzee, riprovarci dovrebbe essere un dovere. Oppure si guardi altrove, si metta sul piatto almeno 40/50 milioni (o se serve anche di più) e si porti a casa un attaccante che vive per il gol. Gimenez, Jonathan David sono sicuramente profili abituati a segnare più di Morata ed Abraham. Lo sono certamente Gyokeres e Sesko che costano tano. Ma se il Diavolo vuol davvero far le cose in grande approfitti della situazione Vlahovic, che non sta rinnovando con la Juventus, o prenda Victor Osimhen. Rimandare il problema non fa altro che causarne di altri. E’ evidente, dunque, che tra Morata ed Abraham non può che restarne solo uno, se ai piani alti decideranno di fare finalmente le cose come si deve.