Addio Maldini, Furlani spiega: “Ecco perché il Milan doveva cambiare”

Furlani si è espresso su più temi riguardanti il Milan, dal suo arrivo fino all’attualità: ha citato anche Maldini.

Dal dicembre 2022 è Giorgio Furlani l’amministratore delegato rossonero, ha sostituto Ivan Gazidis, rimasto in carica per quattro anni. Era presente già nel Consiglio di Amministrazione, essendo manager di Elliott, ma è andato a ricoprire un ruolo ancora più importante dopo l’arrivo della nuova proprietà RedBird Capital Partners.

Paolo Maldini
Addio Maldini, Furlani spiega: “Ecco perché il Milan doveva cambiare” (Ansa Foto) – MilanLive.it

In un documento della Harvard Business School in cui è stato analizzato il caso AC Milan sono riportate anche delle parole dello stesso Furlani su più temi. Tra questi c’è anche la sua nomina ad AD, quindi come ha conquistato la fiducia di Gerry Cardinale: “Quando Gerry ha comprato il club, mi sono recato da lui per comunicargli che ero interessato a rimanere. Gli ho detto ‘Ho esperienza nel club, so come possiamo cambiare le cose e darei continuità’. L’unica cosa che mi mancava era l’esperienza da amministratore delegato, nello sport o altrove, non avevo quei requisiti. Gerry ha scelto di darmi una possibilità“.

Milan, Furlani e il licenziamento di Maldini

Nel documento è trattato anche il tema inerente l’addio di Paolo Maldini, avvenuto a giugno 2023 dopo che Cardinale aveva comunicato all’allora direttore tecnico del Milan la volontà di non proseguire la collaborazione. Furlani ha così commentato la separazione dalla leggenda rossonera: “È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club, dovevamo cambiare e andare avanti“.

Giorgio Furlani
Milan, Furlani e il licenziamento di Maldini (Ansa Foto) – MilanLive.it

Come era già emerso, l’attuale proprietario aveva in mente una gestione diversa del Milan e la figura di Maldini per lui non era adatta ad essa. Dopo una stagione insieme, evidentemente non c’erano più le condizioni per andare avanti. Forse, Cardinale avrebbe cambiato anche subito dopo il suo arrivo, però essendoci stata la vittoria dello Scudetto sarebbe stato impopolare cacciare Paolo. Come molti ricorderanno, la trattativa per il rinnovo contrattuale venne finalizzata solo a fine giugno 2022. Una situazione davvero particolare e che fece già capire qualcosa. Ormai si è aperto un nuovo corso e in questi mesi il management sta ricevendo diverse critiche per i risultati sportivi non soddisfacenti. Vedremo se le cose cambieranno.

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