Nell’accordo stipulato tra il club rossonero e l’allenatore ci sarebbe un dettaglio importante inerente l’eventuale risoluzione anticipata: ecco di cosa si tratta.
La vittoria contro l’Hellas Verona allo stadio Marcantonio Bentegodi ha evitato che la panchina di Paulo Fonseca traballasse ulteriormente. Alcune fonti davano per possibile l’esonero in caso di mancato successo, con Massimiliano Allegri o un altro allenatore che sarebbe subentrato. Ci ha pensato un gol di Tijjani Reijnders a salvare il portoghese, che comunque rimane sotto esame e dovrà cercare di battere la Roma prima di concentrarsi sulla Supercoppa Italiana.
Fonseca ha sempre dichiarato che la società lo sta sostenendo e che non si è mai sentito abbandonato, il dialogo è costante. Ovviamente, nessuno può essere felice de risultati ottenuti finora, in particolare in campionato. La distanza attuale dalle prime posizioni non è accettabile. In Champions League, invece, la squadra potrebbe riuscire ad accedere direttamente agli Ottavi se vincerà le prossime partite. Sarebbe un ottimo traguardo, importante anche per le casse societarie. Senza dimenticare la Coppa Italia, un altro obiettivo: il trofeo manca dal 2003.
Milan, Fonseca rischia l’esonero?
Anche se in questo momento la dirigenza vuole andare avanti con Fonseca, quest’ultimo sa bene che la fiducia non sarà illimitata. Serve un filotto di vittorie in Serie A per migliorare la situazione in classifica, cercando di riavvicinare la zona Champions. E se a inizio gennaio dovesse arrivare la vittoria della Supercoppa Italiana, certamente la posizione del tecnico portoghese si rafforzerebbe.
Il giornalista sportivo Matteo Moretto di Relevo ha spiegato che, in caso di sconfitta a Verona, Fonseca avrebbe rischiato l’esonero. Ha anche aggiunto che nel contratto firmato dall’allenatore è presente un diritto di recesso a favore del club. Se il Milan paga una certa cifra, variabile di anno in anno, può chiudere definitivamente il rapporto lavorativo e non avrebbe più il portoghese sotto contratto. Licenziarlo non è così complicato, dunque. La dirigenza rossonera ha inserito questa clausola che la “tutela” in caso di insoddisfazione. Ovviamente, bisognerebbe sapere a quanto ammonti la cifra da pagare.
Fonseca ha firmato un contratto di tre anni, quindi con scadenza giugno 2027, che prevede uno stipendio netto annui di circa 2,5 milioni di euro più bonus. Vedremo se il Milan si ritroverà nella situazione di dover decidere di esonerarlo oppure se continuerà a credere in lui almeno fino a fine stagione, quando verranno fatti tutti i bilanci del caso e anche l’operato dello stesso management dovrà essere analizzato bene.