Oggi Fonseca ha parlato in conferenza stampa: tanti temi affrontati, non solo la partita tra Milan e Genoa.
Il Milan ha vinto e non ha convinto nell’ultimo match giocato a San Siro contro la Stella Rossa. La prestazione in Champions League ha deluso moltissimo Paulo Fonseca, che nelle interviste post-gara non ha nascosto il suo stato d’animo. Le sue parole hanno fatto tanto rumore e c’è curiosità di sapere che tipo di reazione avrà la squadra domani contro il Genoa.
Il club rossonero festeggia i suoi 125 anni di storia e a San Siro ci sarà una grande festa, sarebbe meglio mettere in campo una prestazione di alto livello e vincere la partita. Un nuovo passo falso complicherebbe ulteriormente una classifica del campionato già abbastanza negativa: non si può fallire contro la squadra allenata da Patrick Vieira. Di tutto questo ha parlato Fonseca nella conferenza stampa di oggi da Milanello. Di seguito la diretta testuale con tutte le sue dichiarazioni a partire dalle 14:15.
Paulo Fonseca, la conferenza stampa live pre Milan-Genoa
GIORNI A MILANELLO – “Dopo la partita sarebbe stato facile parlare solo della vittoria, ma domani fa il Milan fa 125 anni e noi dobbiamo essere all’altezza di questa storia, per me non era così. Con quell’atteggiamento non si può essere all’altezza di questa storia. Ho detto alla squadra cosa penso, ho parlato con i giocatori con cui volevo parlare. Siamo pronti per avere un giorno all’altezza del Milan”.
THEO HERNANDEZ – “Non ho niente da aggiungere a ciò che ho detto. Non dico qui i nomi dei calciatori con cui ho parlato. Gli ho mostrato cosa penso, guardandoli negli occhi e ora andiamo avanti”.
DAVIDE CALABRIA E ATMOSFERA SQUADRA – “Dopo la partita siamo arrivati nello spogliatoio e penso che tutti avessero lo stesso feeling, questo è stato positivo, un primo step per capire cosa è successo. Abbiamo lavorato bene, siamo una famiglia e abbiamo cercato di risolvere il problema nello spogliatoio”.
SUPPORTO DELLA DIRIGENZA – “L’appoggio della società è quello di sempre. Abbiamo parlato, ho sentito sempre il supporto”.
THEO HERNANDEZ PANCHINA – “Domani giocherà la squadra che ritengo migliore per vincere. Oggi non sono pronto per dire chi giocherà”.
SFOGO PUBBLICO – “Io dico sempre la verità, è difficile nascondere cosa sento dopo la partita. Penso che devo essere sempre onesto, ho detto quello che sentivo. A volte ci sono messaggi importanti da passare, ho avuto questa necessità”.
FAR GIOCARE I GIOVANI – “Il progetto Milan Futuro è importante per avere più calciatori del vivaio in Prima Squadra, dal primo giorno lavoro con i giocatori di Milan Futuro. Posso dire che qualcuno di loro sarà in campo domani”.
EPISODI LAZIO-MILAN, FIORENTINA-MILAN, MILAN-STELLA ROSSA – “Mi aspettavo che ci potessero essere delle difficoltà. A questo livello è perfettamente normale avere queste situazioni. Io sono pagato per risolvere questi problemi. Io mai chiudo gli occhi davanti ai problemi, io li affronto. Sono pronto per risolverli. In tutte le squadre e in tutte le famiglie ce ne sono”.
SFOGHI COME SEGNALE DI DEBOLEZZA DALL’ESTERNO – “Non sono preoccupato di ciò che pensano gli altri. Se mi preoccupa questo, sarà difficile lavorare. Tutti hanno un’opinione, ma sono io ad essere qui e che vedo ogni giorno il mio lavoro e la squadra. Non posso agire in funzione di ciò che pensano le persone”.
PRIMO GOL DI CAMARDA DOMANI? – “Importante dire una cosa. Dobbiamo lasciare Camarda crescere con equilibrio, a volte le aspettative e le pressioni su questi giovani non sono buone. Non dobbiamo creare pressioni su di lui. È giovane ed equilibrato, lasciamolo equilibrato. Devo pensare sempre bene a come usarlo, deve giocare nel momento giusto. Ha qualità, ma deve continuare a crescere, non deve avere il peso o l’obbligo di essere decisivo. Lasciamogli fare il tragitto che deve fare un giovane in questo momento”.
COSA FARE SE VENGONO RIPETUTI GLI STESSI ERRORI DOPO MESI – “Contro la Stella Rossa non ho mai parlato di questioni tattiche e tecnica. Il problema non era questo, il problema era l’atteggiamento e questo condiziona le altre cose. Non c’è stato un problema difensivo, loro hanno creato pochissimo. La squadra difensivamente è migliorata”.
HA GIA’ VISSUTO SITUAZIONI SIMILI? – “Sì, è già successo nella mia carriera. Penso sia successo a tutti gli allenatori. È normale, dobbiamo fare quello che crediamo per risolvere le situazioni. Qui magari è diverso rispetto ad altre situazioni che ho avuto in passato”.
RUOLO DEI DIRIGENTI – “Non hanno parlato con i giocatori, non c’era necessità. Io ho parlato con la squadra e dopo con la società, come avviene normalmente”.
COSA MANCA PER ESSERE DA SCUDETTO – “L’atteggiamento. Mi hanno portato qui per cambiare un modo di giocare, sono arrivato con 15 giocatori e sono andato in America con questi e dei ragazzini. I giocatori più importanti erano in nazionale, sono arrivati 8 giorni prima della prima partita di campionato. In 8 giorni non puoi cambiare tutto o molto. Dopo è stato difficile allenarsi perché giochiamo ogni tre giorni. Lo step che vogliamo richiede tempo, però per me abbiamo già cambiato cose che sono importanti per me. Ci sono state buone partite e anche se non abbiamo avuto i risultati che volevamo in campionato. A livello tattico siamo progrediti, per me il problema è mentale. Siamo come le montagne russe. Contro la Stella rossa non abbiamo avuto l’ambizione mentale per crescere, è mancato l’atteggiamento giusto. Quando la squadra pensa che la partita sia facile ha una sorta di presunzione e questo è il problema. Non sono problemi solo di questa stagione. Si parlava già nella scorsa dell’atteggiamento della squadra”.
LEADER, FASCIA DA CAPITANO – “Quando sono arrivato qui il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo e Leao. Immagina se io cambio il capitano, voi mi ammazzate. Io ho fiducia nei capitani che abbiamo. Se sono d’accordo è un’altra cosa, ho rispettato la gerarchia della squadra e continuerò a rispettarla finché non deciderò di cambiare”.
FUORI DALLA CORSA SCUDETTO? – “Sono onesto, ora è più difficile lo Scudetto, ma dentro di me io continuo a crederci. Ovviamente non è facile”.
ALEX JIMENEZ – “Sta bene. Può giocare terzino destro, terzino sinistro, esterno destro, esterno sinistro. Ha questa polivalenza che è buona”.
COME STA FONSECA – “Bene, sempre bene”.
QUANDO VEDREMO IL SUO MILAN – “Ho già visto un Milan che mi piace in diverse partite, ma abbiamo bisogno di essere costanti. Non sono un mago per dire quando saremo costanti. Io voglio una squadra più continua, principalmente nell’atteggiamento. Tatticamente e tecnicamente si può sbagliare, quello che è difficile da capire per me è questa discontinuità mentale da parte della squadra. Penso sia risolvibile”.