Fonseca ha risposto sulla situazione del terzino francese, un po’ deludente in questa stagione: intanto le negoziazioni sul contratto sono ancora in standby.
Da Theo Hernandez ci si aspetta sempre di più, dato che in passato ha dimostrato di poter toccare picchi prestazionali da campione. Purtroppo, la sua crescita sembra essersi un po’ arrestata e in questi mesi il suo rendimento è al di sotto delle aspettative. Tolte alcune fiammate, non è lo stesso giocatore ammirato nelle prime stagioni in maglia rossonera.
Difficile dire cosa stia succedendo nella sua testa, sembra esserci un problema più “mentale” che di altro tipo. C’è chi pensa che il licenziamento di Paolo Maldini, la persona che lo aveva convinto a trasferirsi al Milan, abbia avuto un peso. Per lui era una figura di riferimento e da allora le cose sono un po’ cambiate a Milanello. Ovviamente, questa cosa non giustifica il terzino francese e potrebbe non essere la spiegazione delle sue performance altalenanti.
Ha bisogno di nuovi stimoli? Forse, ma non ha chiesto la cessione al Milan. Anzi, il suo agente è stato molto chiaro nel dichiarare che c’è la volontà di rimanere e di rinnovare il contratto. È complicato dire con esattezza ciò che sta succedendo all’ex Real Madrid.
Milan, Paulo Fonseca insiste con Theo Hernandez
Dopo gli anni con Stefano Pioli, certamente al Milan serviva un cambiamento in panchina e magari l’arrivo di Paulo Fonseca non è stato così incisivo con Hernandez. E guardando la situazione nella classifica della Serie A, non si può dire che l’allenatore portoghese stia portando i risultati attesi. Più volte Fonseca ha dichiarato che i cambiamenti da apportare sono così grandi da richiedere tempo, cosa che in una piazza come Milano non è facile avere. Forse in questo processo Theo non si sta trovando perfettamente a proprio agio.
Anche se le prestazioni del numero 19 rossonero non sono esaltanti, Fonseca nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Stella Rossa ha fatto sapere di non essere affatto scontento: “Io lo sto vedendo bene e si allena bene. Parliamo sempre, gli facciamo vedere le azioni in campo che deve migliorare. Penso che abbia migliorato ciò di cui abbiamo parlato, deve continuare a lavorare per migliorare altre cose, però sta bene e sta lavorando bene“.
Il tecnico portoghese non vede un Hernandez in difficoltà e ha anche smentito l’ipotesi di fare come con Rafa Leao, ovvero metterlo in panchina per ottenere una reazione: “Sono situazioni diverse“. Sarebbe anche difficile, dato che non c’è un altro terzino sinistro in organico e sarebbe necessario adattare Filippo Terracciano o un altro compagno nel ruolo. Vedremo se a gennaio si porrà rimedio a questa mancanza, l’arrivo di un innesto in quella posizione potrebbe anche dare stimoli in più a Theo, oggi sicuro di non avere un’alternativa e forse un po’ adagiato in questo senso.
Sul fronte rinnovo non si registrano passi avanti, sembra ancora tutto fermo. I prossimi mesi saranno decisivi, dato che il nazionale francese va in scadenza a giugno 2026 e senza un nuovo accordo firmato entro fine stagione verrà messo in vendita nel mercato estivo 2025. Vedremo se le parti raggiungeranno un’intesa o se si verificherà la separazione. Intanto, Hernandez deve cercare di reagire e tornare a livelli più accettabili, uno con il suo potenziale non può accontentarsi di giocare bene ogni tanto.