Jannik Sinner contro il suo rivale ormai storico: possibile un incontro diretto sul campo dopo le tante polemiche degli ultimi mesi.
Come ormai tutto il mondo dello sport sa, Jannik Sinner è il tennista migliore del momento. L’azzurro ha vinto numerosi trofei negli ultimi mesi e ha mantenuto con merito il primo posto nel ranking ATP, un piazzamento che consolida il suo strapotere, dimostrato anche nelle recenti ATP Finals di Torino.
Peccato però che Sinner, oltre che contro i suoi rivali sul campo, debba affrontare anche un’altra partita ben più delicata e scomoda. Quella legata all’assunzione di Clostebol, o meglio la positività pizzicata diversi mesi fa alla sostanza anabolizzante. Tutta colpa della pomata presa dal suo ex fisioterapista Giacomo Naldi, che contiene bassissime percentuali di Clostebol e con cui involontariamente Sinner sarebbe venuto a contatto.
La Wada, l’organismo antidoping internazionale, vuole vederci chiaro e ha chiesto al Tas di Losanna di indagare a fondo, prima di emettere una sentenza definitiva. Sinner rischia una squalifica, anche se la situazione e la sua innocenza appaiono chiare. Eppure c’è chi non è d’accordo con questa tesi, e che continua a gettare fango sul numero 1 al mondo considerandolo pubblicamente una sorta di personaggio sleale.
Il primo critico di Sinner, soprattutto dopo lo scoppio del caso Clostebol, è Nick Kyrgios. Ovvero uno dei tennisti più estrosi e discussi al mondo, un talento a volte sprecato per un atteggiamento (in campo e fuori) che non è mai stato lineare o d’esempio. L’australiano ha sempre avuto pareri molto polemici e stizzosi nei confronti dell’azzurro.
Kyrgios ha continuato in questa sua battaglia personale contro Sinner, come fatto negli ultimi mesi. L’ultima sparata è avvenuta sempre tramite social: “Ho una carriera a 8 cifre. Finalista di un Grande Slam e ho battuto tutti i più grandi di tutti i tempi. Non mi sembra male. Non ho nemmeno assunto droghe” – con chiaro riferimento al tennista italiano che, secondo il parere unilaterale del suo collega australiano, sarebbe stato avvantaggiato da queste presunte assunzioni illecite.
Jannik non ha mai risposto alle provocazioni pubbliche di Kyrgios, ma presto potrà prendersi la sua rivincita in campo. Infatti il 12 gennaio scatteranno gli Australian Open e il classe ’95 ha già detto di voler tornare proprio in questo appuntamento, approfittando di una wild card non da testa di serie. Possibile dunque che il suo cammino si incroci da subito con quello di Sinner dal primo turno, quale miglior occasione per duellare con la racchetta in mano e non a colpi di frecciate social.