Il Milan ha bisogno di un vice Pulisic se vuole continuare a giocare con questa struttura: sono due le soluzioni e c’è un rimpianto
Christian Pulisic ha il mal di big. Il fantasista americano, il leader tecnico di questa squadra, ha giocato poco più di mezzora contro l’Atalanta, prima di dare forfait per un indurimento al polpaccio.
Si è spenta così la luce in casa Milan e da lì, di fatto, è iniziata un’altra partita. Aveva giocato anche meno, partendo dalla panchina contro la Juventus e il Napoli, e i risultati anche in questo caso ce li ricordiamo bene. Ormai è evidente a tutti, il Diavolo non può fare a meno di Pulisic, soprattutto quando si alza la caratura dell’avversario.
E’ chiaro, inoltre, che il sostituto dell’americano non può essere considerato all’altezza. Fonseca ha impiegato Ruben Loftus-Cheek, che ha caratteristiche completamente diverse dal compagno, in quella posizione e inevitabilmente i risultati sono stati diversi. Se Fonseca vuole giocare a tutti i costi con un trequartista, anche quando Pulisic, non è a disposizione, serve inevitabilmente cambiare rotta. La carbonara, d’altronde, si può cucinare se si ha il guanciale. Poi il risultato finale dipenderà molto dalla qualità del salume, ma se ti ostini a preparare lo stesso piatto con il prosciutto è inevitabile che non sia più quello.
Scusatemi per la metafora culinaria, rubata ad un collega, ma ormai è tempo di Masterchef e il cuoco Fonseca ha bisogno di altro guanciale per continuare ad offrire la propria carbonara.
Così le strade sono due da poter percorrere: una porta a quella pancetta (sono in tanti che la amano) che si trova lì, nei piani più bassi del frigo, tra Milan Futuro e Milan Primavera, che in estate ha ingolosito tutti, ma che Fonseca non ha più il coraggio di utilizzare.
Stiamo chiaramente parlando di Mattia Liberali, che in estate ha dimostrato di poter giocare tra i grandi e di sapere interpretare meglio di tanti altri la posizione di trequartista. E’ vero, era solo calcio d’estate, ma dare una possibilità al fantasista brianzolo di mettersi in mostra in una partita ufficiale sarebbe giusto, anche per capire che gusto abbia la carbonara di Fonseca fatta con la pancetta.
Se il gusto non dovesse essere quello desiderato, allora servirebbe tornare al mercato e provare a prendere del buon guanciale in offerta, che conosce bene gli altri ingredienti. Quel Brahim Diaz, tornato un po’ ai margini del Real Madrid potrebbe essere ancora il nome giusto per venire in soccorso di un Milan, che rischia seriamente di non presentare più i propri piatti nell’Europa che conta. Poi lo spagnolo sarebbe buono per giocare un po’ ovunque, ma risolverebbe il problema trequartista. Ma qualcuno sostiene che il vice Pulisic, il Diavolo l’avesse già in casa ed era quel Daniel Maldini che per caratteristiche si sarebbe sposato decisamente meglio con la cucina di Fonseca rispetto a Loftus-Cheek, che ieri non ha fatto male, ma non è un guanciale.