Stagione importante, in netta ripresa, per il tennista romano: Matteo Berrettini si esprime su Sinner senza peli sulla lingua
Il 2024 tennistico doveva simboleggiare la sua ripresa come uomo e atleta. E così è stato: tenendo presente non soltanto le vittorie sul campo, ma anche una rinnovata prestanza fisica, Matteo Berrettini può finalmente esclamare tutto d’un fiato di essere tornato ai tempi della semifinale di Wimbledon nel 2022.
Il tennista romano, tra le altre cose, ha recentemente esaudito il sogno di vincere la Coppa Davis, supportando il numero uno al mondo Jannik Sinner tramite performance in cui si è intravisto facilmente il suo immenso talento sul cemento.
Proprio l’amicizia con Jannik, è uno dei temi ricorrenti: forse è proprio la vicinanza col campione altoatesino a forgiare questa nuova veste del classe ’97 che i tifosi sperano di vedere anche nel 2025.
La stima reciproca non è mai mancata, Matteo e Jannik si conoscono da anni ma forse da questa stagione spettacolare potranno costruire un qualcosa di più importante: oltre all’amicizia fuori dal campo, una connessione naturale e una capacità di capirsi che capita poche volte. Malgrado i due caratteri non compatibili, due si intendono alla grande e sul cemento di Malaga ne abbiamo avuto le prove.
Berrettini, intervenuto come Sinner all’evento organizzato da SuperTennis, ha parlato proprio dell’amico 23enne, affermando, molto simpaticamente, “di voler rinascere come lui per scoprire cosa si prova a non perdere mai”. Un iperbole di sicuro impatto, visto che anche il campione quest’anno ha subito le sue personali sconfitte, dentro e fuori dal terreno di gioco.
“Io ce l’ho paura, ma la uso per andare oltre i miei limiti e trovare motivazioni“, ha spiegato ancora. Se però dobbiamo ricordare il miglior momento della stagione del ritrovato Berrettini, essa non può che essere la vittoria a Malaga assieme ai suoi compagni di nazionale. Una soddisfazione che va oltre la semplice vittoria. “Malaga? Ero qui come ospite e guardavo la Davis con la speranza di poterla alzare da protagonista: ora quel sogno è diventato realtà“, continua ancora Berrettini ricordando quei momenti.
“In quei giorni odiavo il mio sport e non trovavo più stimoli, poi mi sono guardato dentro e ho capito che è la cosa che amo di più e spero di farla anche nei prossimi anni“. Ha concluso il numero 34 al mondo.