Durissimo colpo per i tifosi di tutto il mondo che hanno dovuto salutare una leggenda del calcio: il suo ricordo è indelebile.
Si allunga dunque l’elenco di ex calciatori scomparsi in questo 2024. Uno dei primi nomi ad aver lasciato un solco nel cuore dei tifosi, scomparso a gennaio, è stato quello di Gigi Riva al quale ad inizio anno è stato riservato l’ultimo saluto. Un personaggio così iconico destinato non solo ad attraversare le epoche ma a rimanere immortale.
Nelle ultime ore un nuovo lutto ha però colpito i tifosi, anche lui ha scritto la storia di questo sport e lo ha fatto lasciando tutti senza parole. In queste ore si è spento, era ancora piuttosto giovane, e i tifosi sono tornati a versare le loro lacrime. Il compianto ex calciatore ha portato via con sé un pezzo di un calcio che oggi non esiste più.
Ma d’altronde lo sport, così come la vita, è destinato a cambiare in continuazione e certe volte non c’è spazio per la nostalgia. Grande rammarico per i tifosi che da qualche ora hanno deciso di prendersi de tempo per sé per ricordare un’altra leggenda dello sport più seguito del mondo. Fu campione d’Europa e questo nessuno potrà mai portarglielo via.
Addio alla leggenda, è stato campione d’Europa: c’è un record che è ancora suo
La vittoria della Champions League ha rappresentato senza dubbio il punto più alto di una carriera fatta di successi. Addio al leggendario Helmuth Duckadam, ex portiere della Steaua Bucarest in grado non solo di vincere la Coppa del Campioni, all’epoca si chiamava così, ma di farlo finendo persino nel Guinnes dei Primati. I quattro rigori parati al Barcellona sono passati alla storia e difficilmente qualcuno riuscirà a togliergli questo record.
Era la finale del torneo che si disputò nel 1986, a Siviglia, e la sua Steaua riuscì nell’impresa di battere, ai calci di rigore, un ben più accreditato Barcellona. In campo finì 0-0 e ci vollero i tiri dagli undici metri per assegnare il titolo. Sono bastati i due tiri realizzati dal dischetto ai suoi per aggiudicarsi il trofeo. Il merito, tuttavia, fu principalmente di Duckadam che non fece segnare nemmeno un penalty agli avversari.
Quello rimane il momento più alto della sua carriera ma oltre alla Coppa dei Campioni è riuscito a vincere anche in patria. La seconda metà degli anni ottanta sono stati il suo periodo migliore visto che oltre a raggiungere il tetto più alto del continente riuscì anche a dominare in terra rumena. L’ex portiere si è spento in queste ore all’età di 65 anni in seguito ad alcuni problemi cardiaci.