Sinner continua a essere bersagliato, chiesta una squalifica a vita per lui: l’ultimo annuncio non lascia spazio all’interpretazione
Nel mondo della racchetta è tempo di vacanze quasi per tutti, ma ci sono svariati argomenti per cui il tennis continua a tenere banco tra gli appassionati di sport. Uno di questi è il tema del doping, tornato alla ribalta non appena le vicende di campo sono svanite dai radar complice il termine della stagione 2024. Protagonista, anche in questo caso, il nostro Jannik Sinner.
Come noto, il classe 2001 altoatesino è risultato positivo al Clostebol – uno steroide anabolizzante proibito dal regolamento – nel mese di marzo, ma era riuscito a cavarsela con la sola sottrazione di punti e montepremi accumulati ad Indian Wells dimostrando la sua completa innocenza. Tale innocenza l’aveva stabilita un tribunale indipendente dell’ITIA, il cui verdetto però è stato successivamente impugnato dalla WADA, che ha chiesto al TAS una sospensione dalla durata compresa tra uno e due anni.
Doping, l’ex tennista chiede una pena esemplare. E Kyrgios approva…
Ad oggi, le parti in causa sono impegnate nella consegna dei documenti e la sentenza definitiva dovrebbe arrivare all’inizio del 2025, presumibilmente verso la metà del mese di febbraio. Intanto, come dicevamo poc’anzi, l’argomento continua a far parlare di sé tra appassionati ed addetti ai lavori.
Tra questi ultimi, purtroppo, c’è qualcuno che a più riprese si è schierato apertamente contro il tennista nostrano, auspicando per lui una punizione esemplare. Ci riferiamo a Yevgeny Kafelnikov, ex numero uno al mondo e due volte campione slam.
Nei giorni scorsi, il 50enne nativo di Sochi aveva scritto sui “X” il seguente messaggio: “A volte mi chiedo, ma perché diavolo non ho usato steroidi per tutta la mia carriera. Così magari invece di 170 partite all’anno avrei potuto arrivare a giocarne forse 300?”. Nelle ultime ore, è tornato alla carica dedicando – pur senza citarlo – un’ulteriore bordata al giovane rappresentante azzurro.
“Dovrebbe esserci una squalifica a vita per chiunque venga sorpreso a usare sostanze proibite! Nessuna scusa e tolleranza zero, non importa chi tu sia. La parte più triste di tutto questo è che i giocatori giovani ed emergenti (12-16 anni) guardano i loro idoli e pensano che forse è normale usare steroidi in futuro e farla franca. I giocatori attuali danno il cattivo esempio alle giovani generazioni”, ha scritto il russo.
Tale post ha suscitato l’indignazione di molti, ma anche l’approvazione di altrettanto numerosi seguaci del tennis, tra cui gli agguerritissimi detrattori di Sinner. Chiaramente, tra coloro che non hanno perso occasione per gettare fango su Jannik c’è Nick Kyrgios. L’australiano, ormai noto al mondo solo per le polemiche social, ha condiviso il post di Kafelnikov sul proprio profilo “X”, scrivendo un’altra pagina della sua personale battaglia contro il tirolese…