I tifosi del Milan fanno fatica a credere ai loro occhi: finalmente, dopo una lunga attesa, è stato tutto svelato
Il ‘Diavolo’ rialza la testa in Champions League. Dopo una falsa partenza, due ko nei primi due match, sono arrivate tre vittorie di fila, un filotto che, considerando anche la defunta Coppa dei Campioni, non si registrava dal 1989. L’ultima in ordine di tempo in casa dello Slovan Bratislava, un 3-2 firmato dalle reti di Christian Pulisic, di Tammy Abraham, per l’ex Roma anche l’assist per l’1-0 dello statunitense, e di Rafael Leao, a segno con un delizioso tocco sotto per il provvisorio 2-1.
Non solo. Per la prima volta i rossoneri hanno realizzato almeno tre gol per tre partite consecutive in Champions League. Insomma, l’aria della ‘Coppa dalle grandi orecchie’, da sempre il giardino di casa per il club meneghino, fa bene al Milan che si è rimesso in carreggiata, con la qualificazione agli ottavi di finale che non è più un miraggio.
Comunque, il Milan ha stupito i propri tifosi non solo con gli ultimi risultati in Champions League: infatti, finalmente è stato tutto svelato, con i tifosi rossoneri che non credono ai loro occhi.
Nel 1899 alcuni industriali e calciatori inglesi e svizzeri, insieme alla società ginnica Mediolanum, fondarono il Milan Cricket and Football Club. Dunque, quest’anno ricorre il 125esimo anniversario della fondazione del club rossonero.
Una ricorrenza speciale che il ‘Diavolo’, in occasione del match contro il Genoa a ‘San Siro’, in calendario il 15 dicembre, con fischio d’inizio alle 20.45, celebrerà sfoggiando una maglietta ‘old style’ – ossia quella dei primordi, quindi senza loghi, jersey sponsor e la ‘stella’, con l’originario stemma e al cui interno, sotto il colletto, si ripete la dicitura “125 Ac Milan” – che è stata svelata in anteprima da un video postato su ‘X’ dall’account “TheMilanZone”.
A titolo di curiosità, il calciatore più importante del Milan degli esordi fu Herbert Kilpin, un tecnico tessile, originario di Nottingham, che, dopo aver lavorato come collaudatore e revisore dei macchinari di fabbriche e opifici torinesi, nel 1898 era stato trasferito dalla casa madre a Milano.
Ebbene, calciatore a tutto campo (giocò in difesa, centrocampo e attacco), capitano per 10 anni, primo allenatore e tra i soci fondatori del Milan, proprio a Kilpin, soprannominato il “Lord“, si deve la scelta della maglia a strisce rossonere nonché il soprannome “Diavolo”. Si narra che per convincere gli altri soci fondatori Kilpin abbia detto loro: “Le nuove divise devono essere rosse perché noi siamo diavoli. Mettiamoci un po’ di nero per spaventate tutti“.
Tuttavia, le sue motivazioni non erano soltanto sportive. A suggerirgli il soprannome “Diavolo” fu un suo parente, storico delle religioni e anglicano come lo stesso Kilpin, stuzzicato all’idea provocatoria di “portare in giro per l’Italia”, Paese cattolico per eccellenza e dove ha sede la Città del Vaticano, il nome del Principe delle tenebre, l’ispiratore del male secondo la dottrina cattolica.