E’ accaduto al termine della partita dopo il fischio finale. Momenti davvero belli per il giocatore legato al Milan: ecco cosa è successo
Il Milan di Paulo Fonseca torna in Italia con i tre punti, ma tanta delusione. Il Diavolo ha conquistato la vittoria contro lo Slovan Bratislava, soffrendo più del dovuto.
Troppi errori difensivi e distrazioni dei singoli hanno permesso ai padroni di casa di restare in partita fino alla fine. Le reti di Pulisic, Leao e Abraham hanno permesso ai rossoneri di salire a quota nove in classifica. Ora la possibilità di arrivare tra le prime otto è sempre più concreta.
Alla fine, dunque, il Milan esulta. Lo fanno Rafa Leao, premiato come migliore giocatore, e i suoi compagni, che a fine gara hanno gioito con i tanti tifosi che sono arrivati dall’Italia. I rossoneri però non sono stati gli unici a recarsi sotto lo spicchio dei supporters del Diavolo.
Al termine della partita anche Juraj Kucka è stato abbracciato dai sostenitori del Milan.
Milan-Kucka, un amore indissolubile: le parole del centrocampista
Il rapporto tra il calciatore slovacco e il Milan rimarrà per sempre. Un amore davvero indissolubile.
Il centrocampista è stato tra i più apprezzati dalla Curva Sud, in un periodo storico non certo facile per il Diavolo. Alla vigilia di Slovan Bratislava-Milan, era stato lo stesso Kucka, intervenuto in conferenza stampa, ad usare parole importanti per il Diavolo: “Non vedo l’ora di giocare questa partita, ma la priorità è la saluta perché non sono più giovanissimo. Magari riusciamo a rubare un punto al Milan. Ai miei tempi in rossonero ho sempre dato il massimo e ai tifosi piaceva che io combattessi, dando tutto per la maglia. Ero felice del loro sostegno. Il momento più bello è stato sicuramente quando si è vinto la Supercoppa italiana contro la Juventus. Per me il Diavolo è stato un sogno, ho giocato in una squadra di livello mondiale”.
Poi era bravo ad anticipare chi sarebbero stati i protagonisti della sfida: “Il Milan ha tanti giocatori bravi, mi piace molto Pulisic. Leao è davvero forte, quando ero a Parma dicevo sempre che non sarebbe lontano e invece è cambiato. Prima camminava in campo e sembrava non avesse voglia di giocare, ora è cambiato ed è un giocatore di livello internazionale”.