Fonseca: “Il Milan non ha paura della Juve”. Poi smentisce Deschamps su Theo Hernandez

Mister Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del big match di San Siro: ecco tutti gli argomenti affrontati oggi a Milanello.

Sabato il Milan affronta la Juventus in un importante scontro diretto di campionato. Dopo il deludente pareggio a Cagliari nell’ultima giornata, i rossoneri devono evitare un nuovo passo falso.

Paulo Fonseca
Milan-Juventus: la conferenza stampa di Fonseca in diretta – MilanLive.it

Eccezion fatta per Alessandro Florenzi, Ismael Bennacer e Luka Jovic, tutti i giocatori sono a disposizione per la sfida a San Siro. Recuperato Matteo Gabbia, che ha saltato alcune partite a causa di un infortunio muscolare ed è tornato a lavorare in gruppo questa settimana. Da capire quali saranno le scelte di formazione di Paulo Fonseca, che di questo e di altri temi ha parlato nella conferenza stampa sostenuta oggi a Milanello.

Fonseca, le parole alla vigilia di Milan-Juventus

VLAHOVIC ASSENTE: COSA CAMBIA PER LA DIFESA DEL MILAN – “La Juve è una squadra che si adatta ai giocatori che ha. Non so se giocherà con Weah attaccante, che è diverso da Vlahovic: è veloce e va in profondità. Magari dovremo stare attenti ai suoi movimenti e non ai suoi appoggi, dato che non fa questo lavoro. Ovviamente, senza un centravanti la situazione cambia”.

SINNER – “Un piace sostenere un milanista come Sinner. Lui ha tante cose che vorrei vedere nella nostra squadra, però il suo è uno sport individuale. La capacità di concentrazione è impressionante, non sbaglia quasi mai. È molto focalizzato, vorrei vedere lo stesso nella mia squadra”.

MILAN-JUVE MOLTO IMPORTANTE PER LA CLASSIFICA – “Non è decisiva, ma importante. Adesso tutte le partite sono importanti. Quella con la Juve non sarà più importante di quella dopo con l’Empoli, abbiamo bisogno di vincere e fare più vittorie consecutive. Sono sempre positivo. Siamo il Milan, abbiamo tanto rispetto per la Juve, ma non abbiamo paura. Siamo pronti, vogliamo vincere”.

SOTTO PRESSIONE IL MILAN VA MEGLIO – “Io non sento più pressione su queste partite. Non credo che c’entri la pressione, è una questione di motivazione. Contro Inter, Juve, Real Madrid è facile essere motivati, più difficile andare a Cagliari e avere la stessa motivazione. Stiamo cercando di avere sempre la stessa motivazione. Chi è al Milan ha pressione ogni giorno e chi non vuole averla non può stare qui”.

RAFAEL LEAO E ALVARO MORATA – “Importante averli in un buon momento, sono calciatori decisivi e che possono fare la differenza in questo tipo di partite. Abbiamo bisogno del miglior Rafa e del miglior Alvaro. In allenamento li ho visti tutti molto bene, molto motivati e spero che lo mostrino domani in partita”.

MILAN PIU’ OFFENSIVO – “Noi vogliamo essere sempre offensivi. Offensivamente stiamo facendo bene, però non mi aspetto di essere dipendente da un calciatore. La cosa più importante è la squadra, i singoli fanno meglio se il collettivo sta bene. Io ragiono sempre come squadra, tutti i calciatori sono importanti. Vogliamo essere una squadra offensiva, però sappiamo che la Juve è forte difensivamente ed è quella che ha preso meno gol. Forse avremo più difficoltà offensivamente. Penso sarà una partita diversa rispetto a quella contro il Real Madrid. Oggi difensivamente la Juve è più forte del Real Madrid, difende meglio”.

TROPPI GOL PRESI: SOLUZIONE? – “Il nostro problema rimane la fase difensiva. In queste settimane ho avuto quasi tutti, tranne Theo e Pavlovic. Abbiamo lavorato tanto sulla linea difensiva, spero che la squadra possa migliorare. Il problema non è davanti, perché creiamo. In queste due settimane abbiamo lavorato quasi solo sulla difesa”.

THEO HERNANDEZ DA REVITALIZZARE – “È un grandissimo calciatore, per me il migliore terzino sinistro al mondo. Penso che sia stata una questione di adattamento, in questi giorni abbiamo parlato e sta imparando cose importanti. Questa settimana mi sembra più motivato e concentrato che mai, questo è un segnale importante per avere Theo al miglior livelli”.

JOVIC – “Jovic non sta bene, non può essere convocato. Camarda sarà con noi, si è allenato con la squadra”.

COME AVERE MAGGIORE EQUILIBIO – “Sono d’accordo con Zlatan, dobbiamo trovare un equilibrio. È una questione soprattutto di concentrazione e di atteggiamento, in particolare contro le squadre più piccole. È una questione mentale e ci stiamo lavorando. Parlando con i giocatori possiamo trovare questo equilibrio, lo stiamo facendo. “.

THEO STANCO MENTALMENTE COME DICE DESCHAMPS? – “Ho parlato con Theo, non penso che abbia stanchezza mentale. È una questione di adattamento. Non vorrei commentare ciò che ha detto Deschamps”.

CONDIZIONI GABBIA – “Sta bene, si è allenato in questi giorni ed è pronto per giocare”.

MILAN ULTIMO PER DUELLI VINTI E PALLE RECUPERATE – “Non siamo una squadra molto aggressiva difensivamente, nei duelli e nei recuperi. Siamo la squadra che fa più pressione offensiva, però non siamo abbastanza aggressivi difensivamente e questo dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. Stiamo lavorando per aumentare l’aggressività sui duelli e sugli anticipi. In queste settimane abbiamo lavorato tanto nelle situazioni uno contro uno, molto importanti. Vogliamo migliorare nelle caratteristiche della squadra e dei singoli”.

SORPRESA DI FORMAZIONE IN MILAN-JUVENTUS – “Non sto inventando niente di nuovo. Dobbiamo fare attenzione alle caratteristiche della Juve, però non ci sarà niente di nuovo”.

CHE JUVE SI ASPETTA – “Mi piace come squadra, gioca a calcio ed è diversa dall’anno scorso. Si parla tanto di Vlahovic, ma i giocatori più influenti sono gli esterni. Questo è il pericolo principale”.

MILAN-JUVE NON DECISIVA – “Una partita importante. Tutte le squadre perdono punti. Questo non è un campionato come Ligue 1 e Liga, più difficile non perdere punti in Serie A. La differenza tra le prime e le ultime non è la stessa, c’è più equilibrio in questo campionato”.

LEAO PIU’ EGOISTA – “Penso che intenda dire di dover essere più decisivo. Sono d’accordo. Rafa può essere più decisivo. Sta lavorando per esserlo e non ho dubbi”.

CAMBIARE MENTALITA’ CON LE MEDIO-PICCOLE – “È soprattutto un problema di testa. Dopo la partita di Madrid ho detto che a Cagliari sarebbe stato più difficile, non è che sono pazzo. Volevo trasmettere un messaggio al gruppo. So che la squadra si rilassa un po’ quando magari giochiamo con squadre diverse dal Real. Sapevo che a Cagliari sarebbe stata una partita pericolosa. Dopo Madrid tanta euforia, poi andiamo a Cagliari prima della sosta e volevo che i giocatori capissero le difficoltà. So che ci sono difficoltà a concentrarsi e motivarsi, è umanamente comprensibile, però i punti sono gli stessi su tutti i campi”.

LOFTUS-CHEEK SULLA FASCIA – “Non so se possa farlo, non l’ho mai provato. Magari può, ma credo che abbia caratteristiche per giocare più in centro”.

FARE VITTORIE DI FILA – “Ne ho parlato oggi con i giocatori. Abbiamo bisogno di vincere diverse partite di seguito, è fondamentale. Siamo il Milan, dobbiamo farlo. Se vogliamo recuperare i punti persi e lottare per lo Scudetto dobbiamo riuscirci”.

LOFTUS-CHEEK MORBIDO IN CAMPO – “Sono contento di lui. Penso che abbia avuto difficoltà all’inizio, è un giocatore di accelerazione e che porta la palla, non tanto di spazio… Sta progredendo, ha fatto bene con il Napoli. Poi ho il problema di avere Pulisic, Fofana Reijnders in un buon momento, quindi è difficile dargli continuità. Deve aspettare, lavorare e farsi trovare pronto. Sono sicuro che giocherà tanto. Per lui è difficile quando non gioca, ma lo è per tutti. Comunque Loftus lavora sempre bene”.

MERCATO INVERNALE – “Abbiamo già delle soluzioni. Bennacer penso che non ci metterà ancora tanto, può fare la posizione di Fofana. Questa settimana ero con lo staff, parlando delle alternative a Fofana in questo momento. Loftus può esserlo e anche Musah, dobbiamo lavorarci. Vero che Theo è l’unico terzino sinistro, però possiamo metterci un destro lì. Ho fiducia in Bartesaghi, può aiutare la squadra. Non abbiamo avuto spazio e il momento per aver Bartesaghi con noi, però mi piace molto e potrebbe giocare con la nostra squadra. Camarda, Bartesaghi e Zeroli hanno meno difficoltà con noi che in Serie C, perché qui hanno spazio e c’è un calcio un po’ meno fisico. Il mercato di gennaio in Italia non è facile, perché non è semplice prendere calciatori che arrivano e si adattano rapidamente”.

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