Novità sul futuro dell’Ippodromo La Maura, in passato zona considerata per la costruzione dello stadio rossonero: sarà destinata ad altro cemento.
Il Milan vuole realizzare un impianto sportivo di proprietà e in questo momento le opzioni sono due: area San Francesco a San Donato Milanese e quartiere San Siro a Milano. La prima è in pole position, mentre l’altra in questo momento sembra essere il piano B e contempla anche il coinvolgimento dell’Inter.
Anche se il sindaco Beppe Sala si è dimostrato aperto a ridiscutere della permanenza delle squadre in città e da parte loro è stata inviata una manifestazione di interesse, costruire a Milano non sarà semplice. Gli ostacoli non mancano, a partire dalla politica locale e anche dagli stessi cittadini della zona. Per questo San Donato Milanese rimane il piano A del Diavolo e la stessa Inter ha opzionato un’area di Rozzano.
Milano, cosa succederà in zona La Maura
Nel febbraio 2023 era emerso l’interesse del Milan per l’area dell’Ippodromo La Maura, situata vicino a quella di San Siro. Le intenzioni erano molto serie e l’architetto Stefano Boeri aveva anche svelato alcuni dettagli del progetto, ma verso fine aprile ogni ambizione era tramontata. Nonostante l’attenzione riservata all’ambiente e ogni aspetto “critico”, il club rossonero ha dovuto ben presto accantonare i propri piani su quell’area.
Niente stadio, ma in zona Ippodromo La Maura è comunque previsto di costruire qualcosa. Come rivelato da La Repubblica, c’è in ballo un progetto edilizio definito “sostenibile” e “partecipato”, con housing sociale, case popolari, parco, servizi e un pacchetto green notevole. Le volumetrie sforerebbero quelle attualmente previste.
L’area da 750 mila metri è ancora formalmente di proprietà di Snaitech, società per azioni che possiede anche il vicino ippodromo del galoppo. Però c’è un accordo preliminare per la vendita dei terreni (rogito previsto nel 2025). L’acquirente è la F3A Green Srl, società che ha già firmato e depositato un acconto; è la stessa che a marzo 2023 avrebbe venduto parte del pacchetto al Milan per farci lo stadio. Adesso i piani sono notevolmente cambiati.
Si punta a realizzare un’area verde che si connetta con il parco di Trenno, ad aumentare drasticamente la dotazione di spazio pubblico, ad insediare servizi e attività culturali, a realizzare abituazioni per le fasce deboli e in generale ad aprire l’area (oggi chiusa e non fruibile ai cittadini) all’uso pubblico. A livello residenziale, nella zona confinante con il quartiere Gallaratese ci sono alcune palazzine degli anni Settanta che andrebbero abbattute per costruirne di nuove. La società precisa che non si tratta di torri, ma sono comunque edifici da sei-sette piani che non supererebbero le altezze delle case che sono nei paraggi.
I terreni fanno parte del Parco Agricolo Sud e tra gli ambientalisti c’è chi ritiene che non siano edificabili. Vero che sono in qualche modo vincolati, però basterebbe una variante per farci anche uno stadio. Non ci saranno problemi per fare delle residenze. Il superamento degli attuali indici di edificabilità non dovrebbe subire ostacoli. Comunque, per iniziare a lavorare sarà necessario passare per un Accordo di Programma e tra gli attori coinvolti c’è ovviamente il Comune di Milano, favorevole il piano di riqualificazione de La Maura.